Gli oppositori venezuelani María Corina Machado ed Edmundo González Urrutia hanno vinto il Premio Sakharov per la libertà di pensiero


María Corina Machado ed Edmundo González Urrutia durante un comizio a Guatire, Venezuela, 31 maggio 2024 (AP Photo/ Ariana Cubillos)
María Corina Machado ed Edmundo González Urrutia durante un comizio a Guatire, Venezuela, 31 maggio 2024 (AP Photo/ Ariana Cubillos)

La leader delle opposizioni venezuelana María Corina Machado ed Edmundo González Urrutia, candidato dell’opposizione alle ultime elezioni presidenziali nel paese, hanno vinto il premio Sakharov, il più importante riconoscimento per i diritti umani in Europa. Il premio viene assegnato ogni anno dal Parlamento europeo ed è intitolato allo scienziato e dissidente sovietico Andrej Sakharov: la presidente del Parlamento Roberta Metsola ha detto che Machado e González Urrutia sono stati premiati «per la loro lotta coraggiosa per ripristinare la libertà e la democrazia in Venezuela», dove le contestate elezioni di fine luglio sono state vinte grazie ad ampi brogli elettorali dal presidente uscente Nicolás Maduro, che governa il paese in modo autoritario dal 2013. A Machado era stato impedito di candidarsi, mentre González Urrutia, considerato il vero vincitore, ha ricevuto asilo politico in Spagna dopo che il governo di Maduro aveva emesso un mandato d’arresto nei suoi confronti.

Nel 2023 il premio Sakharov era stato assegnato alla famiglia di Mahsa Amini, la 22enne iraniana uccisa in carcere nel 2022 dopo essere stata arrestata dalla polizia religiosa iraniana perché non indossava correttamente il velo islamico. L’anno precedente era stato dato al popolo ucraino, per via della guerra provocata dall’invasione russa, e quello prima ancora ad Alexei Navalny, a lungo oppositore del presidente russo Vladimir Putin, morto in un carcere siberiano in circostanze mai del tutto chiarite a inizio 2024.

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