Banca Progetto è stata messa in amministrazione giudiziaria: avrebbe dato finanziamenti per 10 milioni di euro a società legate alla ’ndrangheta

Il palazzo a Milano con la sede di Banca Progetto (Mourad Balti Touati/Ansa)
Il palazzo a Milano con la sede di Banca Progetto (Mourad Balti Touati/Ansa)
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Giovedì mattina il tribunale di Milano ha disposto l’amministrazione giudiziaria per Banca Progetto, una banca milanese specializzata in servizi per le piccole e medie imprese. Secondo l’accusa, Banca Progetto avrebbe concesso finanziamenti a società legate alla ’ndrangheta per oltre 10 milioni di euro. L’amministrazione giudiziaria è un procedimento che affida la gestione di una società a un amministratore nominato da un tribunale. I dirigenti della banca non sono indagati penalmente.

Per la Direzione distrettuale antimafia i finanziamenti concessi da Banca Progetto sarebbero legati a fondi statali stanziati per le piccole e medie imprese durante la pandemia da Covid-19 (in particolare il Fondo di garanzia del ministero delle Imprese) e dopo l’invasione russa dell’Ucraina. Le indagini svolte dalla Guardia di finanza avrebbero rilevato «diverse criticità» sull’operato di Banca Progetto tra il 2019 e il 2023, che avrebbe agito a favore di «società pienamente inserite all’interno di dinamiche criminali». Il tribunale di Milano contesta in particolare la violazione della normativa antiriciclaggio: per la procura i sistemi di controllo interni della banca sarebbero stati del tutto inefficaci.

Secondo il Corriere della Sera, le società coinvolte nell’inchiesta sarebbero nove e sarebbero legate alla ’ndrangheta in Lombardia, in particolare nella provincia di Varese.

Banca Progetto è controllata dalla società americana Oaktree Capital Management. Nel 2015 Oaktree aveva comprato la Banca Popolare Lecchese, trasformandola poi in Banca Progetto. Sempre l’anno scorso Banca Progetto aveva dato nuovi finanziamenti alle piccole e medie imprese per 2,8 miliardi di euro. A settembre Oaktree ha firmato un accordo per cedere il suo 99,82 per cento ai fondi gestiti dalla società d’investimento Centerbridge Partners.