Il tribunale di Taranto ha bloccato la messa in onda della serie tv su Sarah Scazzi

La tomba di Sarah Scazzi, la quindicenne di Avetrana uccisa il 26 agosto 2010 (Ansa/Renato Ingenito)
La tomba di Sarah Scazzi, la quindicenne di Avetrana uccisa il 26 agosto 2010 (Ansa/Renato Ingenito)

Mercoledì il tribunale di Taranto ha accolto il “ricorso cautelare d’urgenza” che chiedeva la sospensione della messa in onda di Avetrana – Qui non è Hollywood, serie tv ispirata all’omicidio di Sarah Scazzi, una ragazza di 15 anni che nel 2010 fu uccisa nel comune pugliese. Il ricorso era stato presentato nei giorni scorsi dal sindaco di Avetrana, Antonio Iazzi. La prima puntata della serie avrebbe dovuto essere pubblicata sulla piattaforma Disney+ venerdì prossimo, il 25 ottobre.

Il ricorso cautelare d’urgenza è un provvedimento che viene richiesto quando c’è un pericolo imminente che minaccia un diritto ma non si possono richiedere altre misure cautelari, come il sequestro. Iazzi aveva spiegato di avere presentato il ricorso perché temeva una rappresentazione superficiale della sua comunità, che a suo dire verrebbe descritta dalla serie come «ignorante, retrograda, omertosa, eventualmente dedita alla commissione di crimini efferati di tale portata». Iazzi contestava inoltre il titolo, che a suo dire focalizzerebbe l’attenzione sulla cittadina piuttosto che sull’omicidio in sé.