I soldati nordcoreani arrivati in Russia per combattere la guerra in Ucraina
La notizia è stata confermata dagli Stati Uniti, e secondo i governi di Ucraina e Corea del Sud sarebbero per ora 1.500: ci sono già alcuni video
Secondo i governi di Ucraina e Corea del Sud, circa 1.500 soldati nordcoreani sono arrivati in Russia e presto andranno a combattere al fronte contro gli ucraini. Questi 1.500 sono soltanto un primo scaglione, che sarà seguito da altri fino a quando il contingente della Corea del Nord raggiungerà un totale di circa 11mila uomini.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ne aveva parlato con i giornalisti durante una riunione della NATO a Bruxelles lo scorso giovedì. «Dalle notizie di intelligence che abbiamo, [la Corea del Nord] sta preparando 10mila soldati, forze di terra e personale tecnico», aveva detto. Lo stesso giorno il capo dell’intelligence militare ucraina, Kyrylo Budanov, aveva detto che i soldati nordcoreani saranno 11mila e cominceranno a combattere dal primo giorno di novembre nella regione di Kursk, quindi nel territorio russo conquistato ad agosto dai soldati ucraini. «Però non abbiamo ben chiaro il quadro della situazione», aveva ammesso.
Il giorno dopo i servizi segreti della Corea del Sud, che tengono d’occhio la Corea del Nord con grande attenzione, avevano aggiunto che i soldati erano già arrivati in Russia e che prima della partenza erano stati ispezionati dal leader della Corea del Nord, Kim Jong Un, in persona. Mercoledì anche il segretario alla Difesa statunitense, Lloyd Austin, ha detto che «stiamo vedendo prove che le truppe nordcoreane sono arrivate in Russia»: è la prima conferma ufficiale da parte degli Stati Uniti.
In precedenza il portavoce del dipartimento della Difesa statunitense, Pat Ryder, si era limitato a dire di non poter confermare la notizia ma che gli Stati Uniti avrebbero continuato a sorvegliare la situazione. Se fosse confermato (come poi è successo), aveva aggiunto Ryder, vorrebbe dire che la Russia ha «un bisogno disperato» di rinforzi da spedire al fronte.
Sui canali Telegram specializzati in aggiornamenti militari in lingua russa e ucraina circolano almeno quattro brevi filmati che sembrano mostrare i soldati nordcoreani già in Russia, tre all’aperto mentre camminano dentro una caserma e uno al chiuso mentre ricevono il loro equipaggiamento, inclusi uniformi, berretti e guanti.
L’emittente statunitense CNN ha identificato il posto dove sono stati filmati i primi due: è il campo di addestramento Sergeevka di Primorsky Krai, nell’area di Vladivostok, vicino al confine fra Russia e Corea del Nord. La qualità audio è troppo bassa e non permette di capire se i soldati parlino coreano. La CNN è entrata in possesso anche di un modulo in coreano che sarebbe stato distribuito ai soldati appena arrivati per chiedere loro che taglie di uniforme e di scarponi portano.
Il portavoce del presidente russo, Dmitry Peskov, aveva dichiarato in questi giorni che i sudcoreani dicono una cosa e gli statunitensi un’altra, e quindi le notizie sono contraddittorie. La Russia però non ha alcun interesse a confermare oppure smentire l’arrivo dei soldati nordcoreani. Nel 2015 Peskov aveva dichiarato che non c’era alcuna operazione militare della Russia in Siria: il giorno dopo era iniziata l’operazione militare russa in Siria.
Fonti militari ucraine sentite dal Post sostengono che è da vedere quanto i soldati nordcoreani riusciranno ad aiutare davvero i russi in prima linea perché avranno molte difficoltà a capirsi. In Ucraina in questi giorni è girata anche una voce su 17 militari nordcoreani che avrebbero approfittato della situazione per disertare. Non c’è alcuna conferma ma rende l’idea di come la stanno prendendo gli ucraini: i soldati inviati dalla Corea del Nord non fanno più paura di quelli russi.
La Corea del Nord è una dittatura che controlla in modo ossessivo la vita dei suoi cittadini e la sua economia è in condizioni disastrose, ma dispone di armi nucleari, investe molte risorse nell’industria bellica e mantiene posizioni aggressive in politica estera. A giugno il leader nordcoreano aveva ricevuto la visita ufficiale del presidente russo Vladimir Putin e gli aveva espresso «pieno sostegno e solidarietà nella guerra».
La Russia ha coinvolto altri governi nell’invasione dell’Ucraina quando ha capito di non avere abbastanza risorse per vincere contro gli sforzi degli Stati Uniti e degli altri paesi occidentali a favore degli ucraini. Si rifornisce di droni kamikaze in Iran e di missili balistici e proiettili d’artiglieria in Corea del Nord e ha anche avviato un programma segreto per lo sviluppo e la produzione di altri droni in Cina, secondo una rivelazione fatta da Reuters a settembre.
Si parla spesso della possibilità di un allargamento della guerra in Ucraina ad altri paesi. L’invio di migliaia di truppe dalla Corea del Nord è il primo passo in quella direzione.