È morto Gustavo Gutiérrez, considerato fra i fondatori della Teologia della Liberazione
Martedì è morto a Lima Gustavo Gutiérrez, un sacerdote e teologo peruviano considerato fra i fondatori e principali teorici della Teologia della Liberazione, dottrina nata alla fine degli anni Sessanta con l’idea di riportare l’attenzione della Chiesa sulle classi più povere della popolazione. Aveva 96 anni e da tempo si trovava in condizioni di salute precarie, secondo l’ordine dei frati predicatori, di cui faceva parte.
Il termine “Teologia della Liberazione” viene proprio dal titolo di un suo saggio pubblicato nel 1971. Prima di diventare un prete Gutiérrez aveva studiato anche medicina e letteratura in Perù, filosofia e psicologia in Belgio e teologia in Francia. La camera ardente è stata allestita nel convento di Santo Domingo, a Lima.
La Teologia della Liberazione si diffuse soprattutto fra gli anni Settanta e Ottanta in America Latina, dove nacque, attraverso la formazione di comunità religiose che avevano anche uno scopo di emancipazione politica, sociale ed economica dei territori in cui agivano, in alcuni casi anche tramite la lotta armata. Per decenni fu molto ostacolata dal Vaticano, che la riteneva un’interpretazione scorretta del messaggio evangelico, troppo influenzata dal pensiero politico marxista. Nel 2018, però, per il suo 90esimo compleanno, Papa Francesco scrisse al sacerdote peruviano una lettera in cui lo ringraziava per il contributo offerto «alla Chiesa e alla società».