L’esplosione in uno stabilimento industriale di Bologna
È avvenuta in un capannone della Toyota Material Handling, vicino all'aeroporto: due persone sono morte
Mercoledì pomeriggio, intorno alle 17:20, un’esplosione ha causato il crollo di un capannone in uno stabilimento industriale di Bologna: due persone sono morte e almeno 11 sono state ferite: i morti sono Lorenzo Cubello, di 37 anni, e Fabio Tosi di 34 anni.
Lo stabilimento appartiene a Toyota Material Handling, un’azienda che produce carrelli elevatori per le merci del gruppo giapponese Toyota, e si trova in zona Borgo Panigale, vicino all’aeroporto Marconi di Bologna. Secondo una prima ricostruzione diffusa da Ansa, l’esplosione sarebbe stata causata da un compressore e avrebbe fatto crollare una parte del capannone.
Alla Toyota Material Handling di Bologna lavorano circa 850 persone e circa 300 erano in servizio questo pomeriggio. Non si sa ancora cosa avrebbe causato lo scoppio del compressore. Secondo quanto scrive La Stampa gli investigatori starebbero valutando diverse ipotesi: un difetto nella fabbricazione, una cattiva manutenzione del macchinario o un uso improprio. Secondo La Stampa è probabile che la procura apra a breve un fascicolo per omicidio colposo.
Gian Pietro Montanari, membro dell’assemblea generale della FIOM, il sindacato dei metalmeccanici interno alla CGIL, ha detto al Resto del Carlino che dato che c’erano state «situazioni a livello produttivo dove si è ritenuto che l’azienda non facesse abbastanza per il rispetto delle procedure» relative alla sicurezza sul lavoro era stato indetto uno sciopero di due ore per la giornata di giovedì.
Nel frattempo il sindacato di base Sgb ha proclamato uno sciopero di 24 ore per tutti i lavoratori dei settori pubblici e privati dell’area metropolitana di città di Bologna per la giornata di venerdì.