Il governo polacco ha ordinato la chiusura del consolato russo di Poznań, in risposta alle attività di sabotaggio nel paese

Il ministro degli Esteri polacco, Radosław Sikorski lo scorso 12 settembre
Il ministro degli Esteri polacco, Radosław Sikorski lo scorso 12 settembre (AP Photo/Mark Schiefelbein)

Martedì il ministro degli Esteri polacco, Radosław Sikorski, ha detto di aver ordinato la chiusura del consolato russo nella città di Poznań, uno dei tre presenti in Polonia, per ritorsione agli atti e ai tentativi di sabotaggio di cui da diversi mesi il paese accusa la Russia: il governo polacco ritiene che i sabotaggi siano legati al fatto che dal suo territorio passano le armi occidentali inviate all’Ucraina, invasa dalla Russia a febbraio del 2022. La chiusura dovrebbe avvenire nei prossimi giorni, secondo i media locali.

Sikorski ha presentato il provvedimento come un avvertimento alla Russia, dicendo che ne seguiranno altri se il paese non interromperà «la guerra ibrida contro la Polonia e i suoi alleati». La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha detto che la Russia risponderà all’«azione ostile» del governo polacco, ma non ha specificato come. Sikorski ha poi aggiunto che il governo avrebbe anche le prove di un imminente tentativo di sabotaggio russo in territorio polacco, che si aggiunge ad alcuni recenti sviluppi sull’ultimo caso noto di sabotaggio, risalente a febbraio: un cittadino ucraino di 51 anni era stato arrestato con l’accusa di stare pianificando un attentato che prevedeva di appiccare un incendio in una fabbrica di Wroclaw, nel sud-ovest del paese. Secondo Sikorski anche allora era coinvolta nel piano «un’intelligence straniera».