I produttori di “Blade Runner 2049” hanno fatto causa a Elon Musk
Per un'immagine usata durante l'evento di presentazione dei robotaxi di Tesla, copiata dal film senza permessi
Lunedì Alcon Entertainment, la società che ha prodotto Blade Runner 2049, film di Denis Villeneuve del 2017, ha citato in giudizio l’imprenditore Elon Musk, la sua casa automobilistica Tesla e la multinazionale statunitense Warner Bros Discovery per violazione del copyright del film. Secondo la loro ricostruzione, Musk e gli altri avrebbero usato una scena del film senza permesso per un evento di Tesla che si è tenuto il 10 ottobre in uno studio di Warner Bros Discovery a Burbank, in California, per la presentazione del nuovo “robotaxi” dell’azienda.
Nella causa si dice che gli organizzatori dell’evento avevano contattato Alcon per chiedere il permesso di utilizzare un’immagine particolarmente famosa del film, in cui il personaggio interpretato da Ryan Gosling guarda da lontano una metropoli in rovina, ma che «Alcon ha rifiutato tutte le autorizzazioni e si è opposta categoricamente alla possibilità che gli accusati suggerissero qualsiasi affiliazione tra Blade Runner 2049 e Tesla, Musk o qualsiasi società di proprietà di Musk».
Alcon sostiene che questo avrebbe causato loro sostanziose perdite economiche, dato che la società stava trattando con altri marchi automobilistici riguardo a potenziali partnership in vista della serie tv Blade Runner 2099, che sta attualmente producendo. Sia Blade Runner 2049 che la prossima serie tv sono ambientate nell’universo di Blade Runner, famosissimo film di fantascienza del 1982 diretto da Ridley Scott e liberamente ispirato al romanzo Il cacciatore di androidi di Philip K. Dick.
L’immagine in questione è stata mostrata in live streaming per 11 secondi mentre Musk presentava il robotaxi (Cybercab), una macchina che si muove senza bisogno di conducente e che Tesla dice di voler produrre entro il 2027 e vendere per meno di 30mila dollari. Musk ha citato espressamente il film di Scott (di cui Alcon ha i diritti) e spiegato di aver voluto mostrare quell’immagine perché «adora Blade Runner», ma ha aggiunto che non pensa di volere quel genere di futuro distopico per l’umanità.
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L’azienda ha sottolineato che non vuole in alcun modo essere associata a Musk o a qualsiasi delle sue società per via delle sue posizioni politiche e per la sua immagine pubblica controversa. «Qualsiasi brand prudente che consideri una partnership con Tesla deve tenere in considerazione il comportamento sopra le righe, altamente politicizzato, capriccioso e arbitrario di Musk, che talvolta sfocia nell’incitamento all’odio», dice nella causa. «Se, come in questo caso, un’azienda o i suoi dirigenti non sono d’accordo con le opinioni politiche e sociali estremiste di Musk, allora una potenziale affiliazione del proprio brand con Tesla è ancora più problematica».
Da alcuni mesi Musk ha cominciato a dare apertamente il suo sostegno a Donald Trump come candidato Repubblicano alle elezioni presidenziali americane, diventando uno dei suoi più importanti alleati per via della sua potenza economica e mediatica. Musk ha un numeroso seguito su X (ex Twitter), di cui è proprietario, e ha speso decine di milioni di dollari per finanziare la campagna elettorale di Trump e dei candidati Repubblicani al Congresso. Questo genere di coinvolgimento di un grande imprenditore oltre che dell’uomo più ricco del mondo in una campagna elettorale è «senza precedenti nella storia moderna», ha scritto il New York Times.
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