Diciotto persone sono state uccise da una serie di bombardamenti dell’esercito israeliano su Beirut

Uno degli attacchi compiuti dall'esercito israeliano su Beirut lunedì sera (AP Photo/Bilal Hussein)
Uno degli attacchi compiuti dall'esercito israeliano su Beirut lunedì sera (AP Photo/Bilal Hussein)

Lunedì intorno alle 22 Israele ha ricominciato a bombardare la periferia sud della capitale del Libano, Beirut, con una serie di attacchi aerei che hanno ucciso almeno 18 persone e ne hanno ferite più di 60, secondo quanto riferito dal ministero della Salute libanese. Il primo attacco è cominciato 15 minuti dopo un ordine di evacuazione emanato dall’esercito israeliano in cui veniva detto alle persone che vivevano nel raggio di 500 metri da alcuni edifici di allontanarsi immediatamente: questi edifici erano stati identificati da Israele come sedi e depositi del gruppo militare e politico Hezbollah.

Uno degli attacchi, che secondo i media libanesi sono stati in tutto 13, ha colpito il parcheggio di un importante ospedale pubblico, l’ospedale universitario Rafik Hariri. L’edificio non è stato colpito ma il luogo non era stato indicato dall’esercito israeliano come uno di quelli che dovevano essere evacuati. La scorsa notte un altro grande bombardamento aveva colpito alcune filiali di Al-Qard Al-Hassan, un gruppo bancario legato ad Hezbollah, considerato da Israele uno dei suoi principali strumenti di finanziamento.