Il comune di Avetrana dice di avere chiesto di sospendere la serie tv su Sarah Scazzi

Fiori e striscioni ad Avetrana per Sarah Scazzi un anno dopo il suo omicidio, 26 agosto 2011 (Renato Ingenito/Ansa)
Fiori e striscioni ad Avetrana per Sarah Scazzi un anno dopo il suo omicidio, 26 agosto 2011 (Renato Ingenito/Ansa)

Il comune di Avetrana, in provincia di Taranto, dice di avere depositato un “ricorso cautelare d’urgenza” per chiedere di sospendere l’uscita della serie tv sull’omicidio di Sarah Scazzi, una ragazza di 15 anni uccisa nel 2010. Da allora le indagini sulla sua morte e il relativo processo sono stati seguitissimi dai giornali italiani. La miniserie si intitola Avetrana – Qui non è Hollywood ed è stata presentata pochi giorni fa alla Festa del Cinema di Roma. Avrà quattro episodi e verrà trasmessa su Disney+ dal 25 ottobre.

Il ricorso cautelare d’urgenza è un provvedimento urgente per tutelare un diritto: viene richiesto quando c’è un pericolo imminente che minaccia il diritto in questione e non si possono richiedere altre misure cautelari, come il sequestro. Il comune di Avetrana non ha fornito ulteriori dettagli sul ricorso; né sul suo contenuto né sul tribunale a cui sarebbe stato presentato.

Il sindaco di Avetrana Antonio Iazzi ha spiegato di avere presentato il ricorso perché teme una rappresentazione superficiale della sua comunità, che a suo dire verrebbe descritta dalla serie come «ignorante, retrograda, omertosa, eventualmente dedita alla commissione di crimini efferati di tale portata». Iazzi contesta inoltre il titolo, che focalizzerebbe l’attenzione sulla cittadina piuttosto che sull’omicidio in sé.