L’esercito israeliano ha detto di aver ucciso il responsabile delle finanze di Hezbollah con un attacco aereo su Damasco, in Siria

La macchina colpita dall'attacco israeliano di lunedì 21 ottobre su Damasco, in Siria (ANSA/EPA/STR)
La macchina colpita dall'attacco israeliano di lunedì 21 ottobre su Damasco, in Siria (ANSA/EPA/STR)

Lunedì sera il portavoce dell’esercito israeliano Daniel Hagari ha confermato che è stato Israele a compiere un attacco aereo avvenuto circa due ore fa sulla capitale della Siria, Damasco, in cui sono state uccise due persone. Secondo quanto riferito da Hagari una di loro sarebbe il responsabile delle finanze del gruppo politico e militare libanese Hezbollah, il cui compito è quello di far arrivare ai leader del gruppo i finanziamenti e le armi inviate dall’Iran. Ha aggiunto che il responsabile, che non è stato esplicitamente nominato, ricopriva questa posizione da poche settimane, dopo che il suo predecessore era stato ucciso.

Hezbollah non ha commentato l’evento, che il ministero della Difesa siriano aveva descritto come un attacco aereo mirato contro una macchina nel quartiere di Al Mazzeh nel quale erano stati uccisi due civili e ne erano stati feriti tre. Da qualche giorno Israele si è concentrato sull’attaccare la rete finanziaria di Hezbollah e proprio nella notte fra domenica e lunedì aveva bombardato a Beirut, in Libano, diverse filiali di Al-Qard Al-Hassan, un gruppo bancario legato ad Hezbollah, considerato da Israele uno dei suoi principali strumenti di finanziamento.

Gli attacchi israeliani contro esponenti di paesi nemici, come l’Iran, che si trovano in Siria sono frequenti e avvengono da anni, ma è raro che Israele dichiari ufficialmente di esserne responsabile.

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