A Lecce è stato denunciato uno stupro di gruppo su una dodicenne

Sono accusati tre minorenni, le indagini sono ancora in corso

Una manifestazione per la giornata internazionale contro la violenza sulle donne (ANSA/Fabrizio Zani)
Una manifestazione per la giornata internazionale contro la violenza sulle donne (ANSA/Fabrizio Zani)
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A Lecce, in Puglia, una ragazzina di 12 anni ha denunciato tre minorenni per stupro di gruppo. Secondo quanto raccontato da lei la violenza è avvenuta venerdì 18 ottobre in un paese della provincia, nella zona tra Ruffano e Taurisano. Le ipotesi di reato per i tre minorenni coinvolti potrebbero essere violenza sessuale aggravata e anche rapina, perché la ragazzina ha denunciato anche che dopo l’aggressione le è stato rubato il portafoglio.

Secondo la versione contenuta nella denuncia e riferita da giornali e agenzie di stampa, un ragazzo di 16 anni che la dodicenne conosceva le aveva dato appuntamento per venerdì intorno alle otto di sera in un luogo appartato e buio dove ad aspettarla c’erano anche due amici di lui poco più piccoli. Questi ultimi, scrive l’agenzia ANSA, avrebbero commesso le violenze e avrebbero poi rubato il portafoglio alla dodicenne. Il sedicenne non avrebbe partecipato direttamente agli abusi, ma sarebbe rimasto a guardare. A un certo punto la dodicenne sarebbe riuscita a scappare e a tornare a casa, dove ha raccontato le violenze subite a una cugina e poi ai genitori. Dopo aver presentato denuncia ai carabinieri la ragazzina è stata portata nell’ospedale di Tricase a Lecce.

Sul caso sta indagando la procura dei minori di Lecce. I cellulari dei tre minorenni sono stati sequestrati e saranno fatti degli accertamenti anche per capire se ci sia stata premeditazione. Il sedicenne, scrive sempre ANSA, sarebbe stato espulso da alcuni istituti scolastici della zona per comportamenti violenti. Nelle prossime ore la dodicenne sarà ascoltata dai carabinieri.

In Italia la condotta tipica di violenza sessuale si verifica, secondo l’articolo 609 bis del codice penale, quando un soggetto «con violenza o minaccia o mediante l’abuso di autorità» ne costringa un altro «a compiere o a subire atti sessuali». La pena prevista è la reclusione dai 6 ai 12 anni. La pena stabilita dall’articolo 609 bis è aumentata della metà se i fatti ivi previsti sono commessi nei confronti di persona che non ha compiuto quattordici anni. La pena è aumentata anche se il reato è stato commesso da più persone riunite.