All’aeroporto di Malpensa la polizia ha arrestato un uomo ricercato in tutto il mondo per frode telematica e riciclaggio

L'aeroporto di Malpensa, a Milano
(Emanuele Cremaschi/Getty Images)

La polizia di Milano ha arrestato all’aeroporto di Malpensa un uomo italo-australiano di 43 anni ricercato in tutto il mondo da oltre tre anni, appena atterrato a bordo di un volo proveniente da Singapore. Il mandato di arresto internazionale era stato emesso da una Corte distrettuale statunitense del North Carolina che lo aveva accusato di far parte di un’organizzazione responsabile di frode telematica, riciclaggio di denaro e danneggiamento di strumenti telematici. Avrebbe tratto profitti illeciti per un totale di 31 milioni di dollari (circa 28,5 milioni di euro).

Ritenendo possibile un passaggio in Italia dell’uomo ricercato, l’FBI aveva richiesto la collaborazione della polizia italiana attraverso un nucleo speciale – il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia – e la sezione della polizia postale dell’ambasciata italiana a Washington. Le accuse riguardano una serie di truffe online, commesse negli ultimi anni e perlopiù ai danni di persone anziane o vulnerabili, che ricevevano sui loro computer messaggi estorsivi diffusi attraverso un malware (un software malevolo che rende un computer mal funzionante e controllabile a distanza all’insaputa del suo proprietario).

L’uomo arrestato è stato portato nel carcere di Busto Arsizio (Varese), in attesa del completamento delle procedure di estradizione negli Stati Uniti, dove in base alle leggi relative ai reati di cui è accusato rischia una pena massima di trent’anni di reclusione.