Nella provincia pakistana del Punjab sono state chiuse tutte le scuole per limitare le grandi proteste studentesche

Agenti di polizia e manifestanti a Rawalpindi il 17 ottobre (AP Photo/W.K. Yousafzai)
Agenti di polizia e manifestanti a Rawalpindi il 17 ottobre (AP Photo/W.K. Yousafzai)

Il governo della provincia pakistana del Punjab ha ordinato la chiusura di tutte le scuole e le università della provincia per limitare le grandi proteste studentesche in corso in tutto il Pakistan dalla settimana scorsa. In Punjab, la provincia più popolosa del paese, ci sono oltre 26 milioni di studenti. Sono state anche vietate tutte le manifestazioni per venerdì e sabato. Le proteste sono iniziate perché sui social si era diffusa la notizia di uno stupro compiuto nell’università di Lahore, capoluogo della provincia: i manifestanti chiedono alle autorità maggiore sicurezza nelle università, soprattutto per le donne, e più impegni per contrastare le molestie sessuali.

La polizia ha detto che, nonostante le indagini, non è stata trovata alcuna prova che lo stupro sia stato effettivamente compiuto. Una guardia di sicurezza dell’università identificata online come lo stupratore è stata arrestata, ma la donna che sarebbe stata stuprata non è stata identificata e non avrebbe presentato alcuna denuncia. Per gli studenti la polizia sta cercando di insabbiare il crimine. Nelle proteste decine di studenti sono state ferite e centinaia sono state arrestate, soprattutto a Lahore e a Rawalpindi, una città nel nord del Punjab vicino alla capitale Islamabad.