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  • Venerdì 18 ottobre 2024

Non ci sono molti bravi allenatori inglesi

Ma nonostante questo in Inghilterra hanno preso male la scelta del tedesco Thomas Tuchel come nuovo allenatore della Nazionale di calcio

Thomas Tuchel, 51 anni (AP Photo/Frank Augstein)
Thomas Tuchel, 51 anni (AP Photo/Frank Augstein)

La nomina del tedesco Thomas Tuchel come nuovo allenatore della Nazionale maschile inglese di calcio sta facendo molto discutere in Inghilterra. Commentatori, opinione pubblica e tifosi sono divisi tra chi lo ritiene la miglior scelta possibile, o comunque uno dei migliori allenatori tra quelli disponibili, e chi invece contesta la decisione della Football Association (la FA, la federazione calcistica inglese) di nominare un allenatore non inglese.

«Nel calcio per Nazionali si misurano le risorse di un paese contro quelle di un altro», ha scritto il Telegraph; «la nazionalità è letteralmente il punto del calcio per Nazionali. Per questo, Thomas Tuchel, un allenatore talentuoso, multilingue ed esperto, non dovrebbe essere l’allenatore dell’Inghilterra». Il tabloid Daily Mail, che è di orientamento conservatore e usa spesso toni enfatici o provocatori, ne fa anche una questione di rivalità con la Germania, titolando un editoriale: «È un giorno buio in Inghilterra quando il ruolo di allenatore viene dato a un tedesco, e Tuchel ha solo 18 mesi per dimostrare di potercela fare».

La copertina del Daily Mail: «Un giorno buio per l’Inghilterra»

Gary Neville e Jamie Carragher, due ex calciatori inglesi che oggi sono molto apprezzati come opinionisti, hanno espresso idee simili durante un episodio del podcast It’s Called Soccer. Carragher ha definito «imbarazzante che come paese stiamo dicendo di aver bisogno di un allenatore straniero per avere successo», mentre Neville ha aggiunto che la FA, non nominando un inglese, sta danneggiando il programma di sviluppo nazionale degli allenatori.

Gary Neville, Jamie Carragher e Rebecca Lowe discutono della nomina di Tuchel

La nomina di Tuchel per sostituire Gareth Southgate, che in estate si era dimesso dopo la sconfitta nella finale degli Europei contro la Spagna, non è però la causa della mancanza di allenatori inglesi all’altezza, semmai la conseguenza. Il Guardian ha scritto che questa scelta mostra semplicemente che il calcio inglese «non produce allenatori di questo livello». Nessun allenatore inglese, né tra quelli attualmente senza lavoro né tra quelli che già allenano altre squadre, ha l’esperienza e la bravura riconosciute a Tuchel, che ha già vinto tra le altre cose due campionati francesi con il Paris Saint-Germain, un campionato tedesco con il Bayern Monaco e soprattutto la Champions League con una squadra inglese, il Chelsea, dimostrandosi molto abile nel guidare una squadra in un torneo a eliminazione diretta, come sarà il Mondiale del 2026.

Sky Sports ha raccolto diversi dati e statistiche che raccontano bene la mancanza di bravi allenatori inglesi. Per iniziare, da oltre trent’anni il campionato inglese, la Premier League, viene vinto da squadre allenate da stranieri: l’ultimo allenatore inglese a vincere il campionato inglese fu Howard Wilkinson con il Leeds nella stagione 1991-1992. L’ultimo a vincere la FA Cup, la principale coppa inglese, fu Harry Redknapp con il Portsmouth nel 2008, mentre l’ultima Champions League vinta da un allenatore inglese, Joe Fagan con il Liverpool, fu addirittura nel 1984 (da quel momento le squadre inglesi hanno vinto altre sette Champions, tutte con allenatori stranieri).

Inoltre, tutte le prime sei classificate della scorsa Premier League avevano un allenatore straniero, e nelle partite di Champions League degli ultimi trent’anni solo l’1 per cento degli allenatori era inglese (gli italiani erano il 14 per cento, i tedeschi l’11).

Eddie Howe, considerato uno dei migliori allenatori inglesi oggi, non ha ancora vinto un trofeo e come massimo risultato ha raggiunto il quarto posto in Premier League con il Newcastle, due stagioni fa. Graham Potter, probabilmente il miglior allenatore inglese tra quelli senza contratto, quindi libero di accordarsi con la FA, ha vinto solamente una coppa di Svezia e quando ha avuto l’occasione di allenare un’importante squadra inglese, il Chelsea, è stato esonerato dopo 22 partite. Frank Lampard, Steven Gerrard e Wayne Rooney, tre ex calciatori su cui c’erano grandi aspettative, per il momento stanno ottenendo risultati alterni e non troppo convincenti.

Le ragioni che spiegano questa difficoltà dell’Inghilterra a produrre bravi allenatori hanno a che fare da un lato con le poche opportunità che vengono loro offerte, visto che quasi tutte le squadre più forti preferiscono assumere allenatori stranieri con uno status già riconosciuto; e dall’altro con la fatica degli allenatori stessi ad adeguarsi ai cambiamenti del calcio, tattici ma non solo. Negli ultimi anni la Premier League è diventata il campionato più spettacolare e tatticamente all’avanguardia grazie soprattutto all’influenza degli allenatori stranieri, su tutti lo spagnolo Pep Guardiola e il tedesco Jürgen Klopp. Tuchel, pur non essendo al loro livello, fa parte di questa categoria.

Jürgen Klopp e Pep Guardiola prima di una partita tra Liverpool e Manchester City (AP Photo/Jon Super)

Con il predecessore di Tuchel, Southgate, l’Inghilterra ha ottenuto i suoi migliori risultati da molti anni, raggiungendo due finali agli Europei e una semifinale ai Mondiali, non riuscendo però a vincere nulla. Manca un trofeo dal 1966, l’anno dei Mondiali giocati in casa. Southgate è stato criticato diverse volte per non essere riuscito a far giocare una squadra eccezionale, composta forse dalla miglior generazione di calciatori che l’Inghilterra abbia mai avuto (Harry Kane, Phil Foden, Jude Bellingham, Bukayo Saka), ma era anche apprezzato perché prima di allenare la Nazionale inglese aveva allenato l’Under 21, compiendo quindi un percorso di crescita interno alla federazione.

Raccontando il processo che ha portato alla nomina di Tuchel attraverso le testimonianze di varie fonti interne alla FA, il sito The Athletic ha scritto che «Southgate ha avuto un enorme successo durante i suoi quasi otto anni di mandato ed era molto orgoglioso del suo lavoro nel costruire un’identità distintamente inglese per la squadra nazionale». The Athletic ha riportato però che il consiglio della FA ha votato sulla possibilità di eleggere un allenatore straniero e tutti si sono espressi a favore, mettendo come condizione che avesse già fatto esperienza nel calcio inglese, a differenza del precedente allenatore straniero avuto dall’Inghilterra, Fabio Capello, che rimase dal 2007 al 2012 e andò piuttosto male. Peraltro l’Inghilterra è stata allenata anche da un altro non inglese, lo svedese Sven-Göran Eriksson tra il 2001 e il 2006.

Fabio Capello da allenatore dell’Inghilterra: tra i suoi giocatori ci furono anche Gary Neville e Jamie Carragher (Michael Regan/Getty Images)

L’amministratore delegato della FA Mark Bullingham ha detto che durante il processo di selezione la priorità era «trovare chi desse ai nostri giocatori le maggiori possibilità di vincere» e anche per questo la prima scelta della federazione sarebbe stata Guardiola, che però non ha ancora deciso cosa fare la prossima estate, quando scadrà il suo attuale contratto con il Manchester City. Tuchel per la FA era la miglior opzione possibile, visto che era senza contratto e pur non essendo inglese propone un gioco moderno, aveva avuto una buona esperienza al Chelsea, e aveva voluto diversi giocatori inglesi al Bayern Monaco, quando lo allenava.