I nubifragi e le alluvioni in Liguria e Toscana
Le forti piogge hanno causato allagamenti e frane in diverse zone: in provincia di Genova è morto un uomo, e ci sono disagi anche altrove
Giovedì le piogge intense hanno causato diversi danni in varie zone della Liguria per il secondo giorno consecutivo, con allagamenti e frane in diverse province. La situazione peggiore è nelle province di Genova e La Spezia, mentre mercoledì la zona più colpita era stata la provincia di Savona. Venerdì invece ha continuato a piovere in buona parte della Toscana, dove i forti temporali e le piogge abbondanti hanno creato danni e disagi in particolare nelle province di Livorno, Prato, Siena e Pisa.
In una zona boschiva nei pressi di Borzonasca, in provincia di Genova, un uomo di 75 anni è morto cadendo in un dirupo: si chiamava Mario Zito e non si avevano notizie di lui da mercoledì sera, quando era uscito di casa in cerca di funghi. Il suo corpo è stato trovato giovedì pomeriggio dai soccorritori.
Le piogge hanno causato anche diversi disagi al traffico autostradale e ferroviario: giovedì il casello di Recco e quello di Chiavari, sulla rete autostradale tra Genova e La Spezia, sono stati chiusi perché allagati. Quello di Recco è poi stato riaperto in giornata. Sulla linea ferroviaria tra Genova e La Spezia ci sono stati molti ritardi, a causa di un fulmine che aveva colpito una centralina nei pressi della stazione di Genova Quarto dei Mille. Ci sono state anche diverse esondazioni di fiumi e torrenti.
A Chiavari è esondato l’Entella e il sindaco della città ha invitato i cittadini a rifugiarsi ai piani alti delle case, a non passare su ponti, passerelle, sottopassi e in prossimità degli argini, e a non scendere in cantine, seminterrati o garage per mettere al sicuro beni o auto.
Da giovedì in tutta la Liguria la Protezione civile ha diramato l’allerta arancione (il secondo livello più grave) per rischio idrogeologico, cioè legato a frane e alluvioni, che rimarrà in vigore anche nella mattina di venerdì. L’allerta arancione, per venerdì, riguardava anche diverse zone di Emilia-Romagna, Lombardia, Toscana e Veneto.
A Campiglia Marittima, in provincia di Livorno, in Toscana, si è rotto un argine del fiume Cornia che è straripato allagando strade e campi. A causa dell’innalzamento delle acque del Cecina è stato invece chiuso un tratto della strada statale 1 Aurelia. Il presidente della Regione Eugenio Giani ha dichiarato lo stato di emergenza regionale per le province di Livorno, Siena, Pisa, Grosseto, Pistoia e per la Città Metropolitana di Firenze; ha anche fatto sapere che chiederà lo stato di emergenza nazionale.
Come previsto ci sono stati temporali e piogge forti anche in alcune zone dell’Emilia-Romagna, del Veneto, della Lombardia e del Piemonte, oltre che nella zona di Napoli. La circolazione ferroviaria è sospesa tra Vicenza e Padova, Schio e Treviso per il rischio di esondazione del Bacchiglione e del Retrone; a Savigno, in provincia di Bologna, tre famiglie sono state evacuate per l’esondazione del torrente Samoggia; a Torre del Greco è crollata parte di una palazzina, senza provocare feriti. A Torino il Po è esondato in alcuni punti dei Murazzi, i vecchi approdi per le barche costruiti poco sopra il livello normale del fiume e al di sotto del livello della strada, nel centro della città. In varie altre zone della regione ci sono state frane, e molti corsi d’acqua sono sotto osservazione per possibili esondazioni.