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  • Venerdì 18 ottobre 2024

I danni del nubifragio in Liguria

Le forti piogge hanno causato allagamenti e frane in diverse zone, e in provincia di Genova è morto un uomo di 75 anni, caduto in un dirupo

La statale 1 via Aurelia interrotta da una frana a Celle Ligure (Tano Pecoraro/Lapresse)
La statale 1 via Aurelia interrotta da una frana a Celle Ligure (Tano Pecoraro/Lapresse)
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Giovedì le forti piogge hanno causato diversi danni in varie zone della Liguria, per il secondo giorno consecutivo, con allagamenti e frane: la situazione peggiore è nelle province di Genova e La Spezia, mentre mercoledì la zona più colpita era stata la provincia di Savona. In una zona boschiva nei pressi di Borzonasca, in provincia di Genova, è morto un uomo di 75 anni che è caduto in un dirupo: si chiamava Mario Zito e non si avevano notizie di lui da mercoledì sera, quando era uscito di casa in cerca di funghi. Il suo corpo è stato trovato giovedì pomeriggio dai soccorritori.

Le piogge hanno causato anche diversi disagi al traffico autostradale e ferroviario: giovedì il casello di Recco e quello di Chiavari, sulla rete autostradale tra Genova e La Spezia, sono stati chiusi perché allagati. Quello di Recco è poi stato riaperto in giornata. Sulla linea ferroviaria tra Genova e La Spezia ci sono stati molti ritardi, a causa di un fulmine che aveva colpito una centralina nei pressi della stazione di Genova Quarto dei Mille.

Ci sono state anche diverse esondazioni di fiumi e torrenti. A Chiavari è esondato l’Entella e il sindaco della città ha invitato i cittadini a rifugiarsi ai piani alti delle case, a non passare su ponti, passerelle, sottopassi e in prossimità degli argini, e a non scendere in cantine, seminterrati o garage per mettere al sicuro beni o auto.

Da giovedì in tutta la regione la Protezione civile ha diramato l’allerta arancione (il secondo livello più grave) per rischio idrogeologico, cioè legato a frane e alluvioni, che rimarrà in vigore anche nella mattina di venerdì. L’allerta arancione, per venerdì, riguarda anche diverse zone di Emilia-Romagna, Lombardia, Toscana e Veneto.