Da novembre sarà disponibile gratuitamente il trattamento per prevenire la bronchiolite nei neonati

(Cecilia Fabiano/LaPresse)
(Cecilia Fabiano/LaPresse)

Da novembre sarà possibile sottoporre gratuitamente i bambini al nirsevimab, un trattamento contro il virus respiratorio sinciziale umano (VRS), una delle cause delle bronchioliti nei bambini con meno di un anno. Il nirsevimab è un trattamento con anticorpi monoclonali, cioè anticorpi simili a quelli che produce il nostro sistema immunitario, ma realizzati con tecniche di clonazione in laboratorio. Il loro impiego consente di avere a disposizione direttamente gli anticorpi, senza che questi debbano essere prodotti dal sistema immunitario dopo aver fatto conoscenza con un virus. Il nirsevimab fa esattamente questo, in modo che un bambino che lo riceve abbia gli anticorpi per affrontare il VRS riducendo il rischio di ammalarsi. Il trattamento non è un vaccino, che svolge invece una funzione diversa e cioè stimolare la produzione degli anticorpi.

Il trattamento è più noto con il nome commerciale Beyfortus, e finora non era ben chiaro se sarebbe infine stato disponibile gratuitamente, lasciando molti dubbi a chi avrebbe voluto sottoporre i propri figli al trattamento in vista della stagione fredda in cui il virus circola di più. Il piano di erogazione gratuita è riservato ai bambini nati da agosto 2024 in poi e ai bambini fragili con meno di 2 anni: la Conferenza Stato Regioni, che ha approvato il finanziamento del programma in carico al Servizio Sanitario Nazionale, ha detto che valuterà l’allargamento anche ad altre fasce d’età.

Il VRS è un virus piuttosto diffuso e come quelli dell’influenza ha una maggiore presenza tra novembre e aprile. Nelle persone adulte in salute non dà sintomi particolarmente rilevanti (è più insidioso negli anziani e nei soggetti fragili), ma può essere pericoloso nei bambini con meno di un anno di età. È infatti una delle cause principali della bronchiolite, una malattia respiratoria che può comunque avere diverse altre cause virali (coronavirus, virus influenzali, rhinovirus e adenovirus, per citarne alcuni).