Gli Stati Uniti hanno compiuto una serie di attacchi contro depositi di armi degli Houthi in Yemen
Mercoledì sera gli Stati Uniti hanno compiuto una serie di attacchi in Yemen su varie aree controllate dagli Houthi, milizia sciita sostenuta dall’Iran che dal 2011 combatte contro il governo centrale del paese in una sanguinosa guerra civile. Il Centcom – il comando centrale dell’esercito statunitense responsabile delle operazioni in Medio Oriente, Nord Africa e Asia Centrale – ha fatto sapere che l’obiettivo degli attacchi sono state strutture sotterranee che ospitavano «missili, componenti di armi e altre munizioni utilizzate per colpire navi militari e civili». Negli ultimi mesi gli Stati Uniti avevano già attaccato in varie occasioni gli Houthi, ma mercoledì lo hanno fatto per la prima volta usando bombardieri B-2 Spirit: sono tra gli aeroplani militari più costosi mai costruiti, in grado di compiere attacchi mirati con tecnologia stealth, cioè senza essere individuati dai radar.
«Questa è stata una dimostrazione unica della capacità degli Stati Uniti di prendere di mira le strutture che i nostri nemici cercano di tenere fuori portata», ha detto il segretario della Difesa statunitense Lloyd Austin. «L’impiego di bombardieri stealth a lungo raggio B-2 Spirit dimostra le capacità di attacco globale degli Stati Uniti per agire contro questi obiettivi quando necessario, sempre e ovunque».
Gli attacchi di Stati Uniti contro gli Houthi vanno avanti da mesi, in risposta a quelli compiuti dalle milizie contro le navi commerciali che transitano nel mar Rosso. Gli Houthi considerano invece gli attacchi una ritorsione per l’invasione israeliana della Striscia di Gaza e per la guerra contro Hamas, che è a sua volta sostenuto dall’Iran.