Le tute spaziali della NASA disegnate da Prada

Saranno indossate dagli astronauti che tenteranno di camminare di nuovo sulla Luna, e non è il primo marchio di moda a interessarsi di spazio

La tuta disegnata da Prada, Milano, 16 ottobre 2024
(Ansa ZumaPress)
La tuta disegnata da Prada, Milano, 16 ottobre 2024 (Ansa ZumaPress)
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Mercoledì l’azienda aerospaziale statunitense Axiom Space ha presentato a Milano le tute spaziali per l’equipaggio della missione Artemis 3, la prima missione della NASA a prevedere l’allunaggio dopo l’Apollo 17, nel 1972. Le tute sono state disegnate e realizzate da Prada, uno dei marchi di moda di lusso italiani più famosi al mondo.

La collaborazione tra Prada e Axiom Space è nata nel 2020 da un’iniziativa di Lorenzo Bertelli, responsabile del marketing di Prada e figlio dei direttori esecutivi Miuccia Prada e Patrizio Bertelli. Russell Ralston, vicepresidente esecutivo di Axiom Space, ha detto che lavorare con Prada è stato utile non solo per l’esperienza nelle tecniche di lavorazione e per la conoscenza dei materiali ma anche per la capacità di disegnare una bella tuta: «è un simbolo, un’icona della nostra società».

Una foto della tuta spaziale disegnata da Prada

(Ansa ZumaPress)

Prada non è l’unica azienda di lusso che ultimamente si è interessata al mondo aerospaziale, anche in vista della crescita del cosiddetto “turismo spaziale”, con aziende come Blue Origin, fondata dall’ex CEO di Amazon Jeff Bezos, e Virgin Galactic del miliardario inglese Richard Branson, che offrono voli suborbitali, i cui veicoli superano gli strati più alti dell’atmosfera e poi tornano indietro senza fare un giro completo intorno alla Terra.

La scorsa settimana il marchio di lusso francese Pierre Cardin ha presentato una tuta da allenamento per gli astronauti del centro dell’Agenzia spaziale europea a Colonia, in Germania; anche il gruppo alberghiero Hilton sta lavorando alla realizzazione delle tute per l’equipaggio dei voli commerciali della stazione spaziale Starlab.

Rendering delle tute disegnate da Prada(Ansa ZumaPress)

Le tute disegnate da Prada (Ansa ZumaPress)

Rivolgersi al mondo della moda è un modo per le aziende di far interessare più persone ai voli aerospaziali. Di recente Axiom ha incaricato a Esther Marquis, costumista della serie tv a tema spazio For All Mankind, di disegnare la fodera delle tute spaziali xEMU indossate dagli astronauti per le loro attività extraveicolari (quelle che chiamiamo a volte “passeggiate spaziali”); Branson ha chiesto al marchio statunitense Under Armour di disegnare le uniformi di Virgin Galactic ed Elon Musk si è rivolto a Jose Fernandez, autore dei costumi dei film Batman vs Superman e della serie Avengers, per le uniformi della sua agenzia privata spaziale SpaceX.

La foto di un look dell'ultima sfilata di Prada, con un po' di allusioni al mondo dello spazio, come questa specie di casco, Milano, 19 settembre 2024(Dall'account Instagram di Prada)

Uno dei look dell’ultima sfilata di Prada che richiamava il mondo dello spazio, come questa specie di casco, Milano, 19 settembre 2024 (Dall’account Instagram di Prada)

Esteticamente, le tute disegnate da Prada non sono molto diverse dalle precedenti: sono bianche e voluminose e non avranno alcun logo dell’azienda. Sugli avambracci, in corrispondenza della vita e sugli zaini portatili ci saranno, però, delle linee rosse che ricordano il simbolo di Linea Rossa, il marchio sportivo di Prada. Le tute saranno uguali per uomini e donne, di taglia unica e personalizzate attorno al corpo di chi le indosserà per renderle più comode ed efficienti.

Consentiranno agli astronauti di passeggiare ogni giorno otto ore sulla Luna e garantiranno una temperatura costante al loro interno anche quando fuori ci sono -150 °C o 120 °C.  Permetteranno di muoversi più facilmente rispetto alle tute precedenti, non hanno cerniere e le cuciture proteggeranno il più possibile dalle polveri lunari che, come raccontarono già Neil Armstrong e Buzz Aldrin, le prime persone a camminare sulla Luna nel 1969, tendevano a infilarsi nelle giunture e in altre parti delle tute.

Artemis 3 non partirà prima del settembre 2026, durerà circa 30 giorni e coinvolgerà quattro astronauti: non sono stati ancora scelti ma saranno selezionati in modo da mandare anche la prima donna e la prima persona non bianca sulla Luna.