Firenze vuole limitare l’apertura di nuovi negozi e ristoranti
La giunta comunale ha esteso a 40 nuove strade un piano per rendere il centro storico meno affollato di attività commerciali per turisti
La giunta della sindaca di Firenze Sara Funaro ha presentato una proposta di piano, che ora dovrà essere votata dal consiglio comunale, per inserire nuovi vincoli e divieti in 40 strade del centro storico per tutelare le attività commerciali storiche e locali. Il piano fa parte degli sforzi che Firenze sta facendo da tempo per limitare le conseguenze negative del turismo di massa nel centro storico. Lo scorso luglio, sempre con quest’obiettivo, il comune aveva approvato una delibera per limitare gli affitti brevi.
Il piano è stato presentato con una delibera approvata martedì ed estende un regolamento già introdotto nel 2023 per 11 strade. In 19 strade il regolamento originario limita la possibilità di aprire nuove attività commerciali a librerie, gallerie d’arte, negozi di antiquariato, arredamento, design o alcune specifiche attività di artigianato. In altre 21 strade viene vietata l’apertura di nuovi ristoranti e attività di commercio alimentare, per preservare quelle storiche e locali ed evitare che subiscano la concorrenza di catene aperte principalmente per i milioni di turisti che ogni anno visitano la città.
Le strade incluse nel regolamento del 2023 e nella sua estensione appena presentata coincidono in gran parte con l’area di Firenze che attualmente è considerata patrimonio dell’UNESCO: è l’agenzia delle Nazioni Unite che dovrebbe incentivare la protezione e la conservazione di luoghi significativi dal punto di vista storico, culturale e ambientale, e che allo stesso tempo trasforma inevitabilmente i luoghi inclusi nella lista in attrazioni turistiche, comportando trasformazioni del territorio non sempre positive per chi in quei luoghi vive.
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Tra le 19 strade in cui dovrebbero essere ammesse solo nuove attività commerciali di interesse artistico, culturale o artigianale ce ne sono alcune molto note e centrali, come via della Vigna Nuova, via Strozzi, piazza Strozzi, via Porta Rossa, Lungarno Guicciardini, via di Santo Spirito, Lungarno Acciaiuoli. Tra le 21 strade ci sono sono Borgo La Croce, Borgo San Lorenzo, via Calzaiuoli, via del Corso.
Tre delle 21 strade – via Gioberti, Pisana e Senese – sarebbero le prime tre fuori dall’area UNESCO in cui vengono introdotte limitazioni di questo tipo: è una possibilità prevista dalla legge 214 del 2023, che ha modificato i criteri di assegnazione delle concessioni per il commercio nelle aree pubbliche dando alcuni poteri in più ai comuni. Il piano presentato da Funaro e dalla sua giunta dovrebbe restare in vigore in queste tre strade per due anni, al termine dei quali ne verrà valutata l’eventuale estensione.