L’UNIFIL dice che un carro armato israeliano ha sparato contro una sua torre di guardia, danneggiandola
Mercoledì sera la missione UNIFIL delle Nazioni Unite ha detto che mercoledì mattina un carro armato delle forze di difesa israeliane ha sparato contro una sua torre di guardia, distruggendo due telecamere e danneggiando la torre stessa. «Ancora una volta ci troviamo davanti a un caso di attacco diretto e apparentemente intenzionale contro una postazione dell’UNIFIL», si legge nella dichiarazione. «Ricordiamo all’esercito israeliano e a tutti gli altri attori che hanno l’obbligo di garantire l’incolumità e la protezione del personale e delle proprietà dell’ONU e di rispettare in ogni momento l’inviolabilità delle sue sedi». L’esercito israeliano per il momento non ha commentato.
La missione UNIFIL, acronimo di United Nations Interim Force In Lebanon (Forza di interposizione in Libano delle Nazioni Unite, in italiano), fu istituita dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite nel 1978 ed è stata più volte rinnovata con lo scopo di definire e garantire il rispetto del confine tra Israele e Libano e favorire il raggiungimento di una tregua stabile e pacifica tra i due paesi. Ne fanno parte più di 10mila soldati provenienti da 50 paesi diversi, tra cui circa un migliaio di italiani.
Nell’ultima settimana l’esercito israeliano ha più volte attaccato varie basi UNIFIL che si trovano in una zona di combattimento tra Israele e il gruppo politico e militare libanese Hezbollah, arrivando a fare irruzione nella base di Ramyah domenica. L’UNIFIL l’ha definita «una palese violazione del diritto internazionale», avvenuta peraltro nello stesso giorno in cui il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha chiesto il ritiro «immediato» dei soldati dell’ONU e li ha accusati di «fornire uno scudo umano ai terroristi di Hezbollah».