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  • Mercoledì 16 ottobre 2024

Una delle aziende più importanti d’Europa non è in gran forma

È ASML, che produce macchinari per la fabbricazione di microchip avanzati: ha annunciato un rallentamento delle vendite per il 2025, causando scompiglio sui mercati

La sede di ASML a Veldhoven, nei Paesi Bassi
La sede di ASML a Veldhoven, nei Paesi Bassi (AP Photo/Peter Dejong)

Questa settimana ASML, un’azienda olandese che costruisce macchinari per la produzione di microchip avanzati, ha annunciato che la sua previsione di vendite per il 2025 è inferiore alle aspettative. ASML è una delle aziende più importanti d’Europa, e la notizia delle sue difficoltà economiche è bastata per creare grosso scompiglio sui mercati. Il suo titolo in borsa è crollato, e l’azienda ha perso circa 50 miliardi di dollari di valore, in uno dei cali più gravi della storia europea. Contestualmente, l’intero settore dei microchip ha perso centinaia di miliardi di dollari in borsa, per timore che il rallentamento delle vendite di ASML possa essere un segnale di difficoltà generale.

ASML, acronimo di Advanced Semiconductor Materials Lithography, è un’azienda che ha una posizione strategica nel già importantissimo settore dei microchip: è la sola azienda in tutto il mondo capace di costruire i macchinari che producono i microchip più avanzati, quelli che sono usati nei nostri smartphone e in tecnologie legate all’intelligenza artificiale.

Grazie a questa posizione centrale su uno dei mercati più importanti del mondo, ASML ha avuto negli ultimi vent’anni una crescita eccezionale che l’ha resa, appunto, una delle aziende più importanti d’Europa: la più importante se si pensa al valore strategico dei microchip. Ora però ASML ha annunciato che questa crescita rallenterà, almeno nel 2025. In un comunicato pubblicato martedì (che peraltro avrebbe dovuto essere pubblicato mercoledì, ma è stato anticipato per errore) l’azienda ha fatto sapere che, secondo le stime, l’anno prossimo le sue vendite avranno un valore di circa 35 miliardi di euro, contro i 40 miliardi previsti in precedenza.

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Questo aggiustamento al ribasso delle previsioni ha fatto preoccupare molto i mercati, proprio per la posizione strategica di ASML: se l’unica azienda che costruisce macchinari per la produzione di microchip avanzati rallenta – questo è stato il ragionamento – forse tutto il settore dei microchip sta rallentando. Per questo martedì le azioni di quasi tutte le aziende del settore hanno avuto grossi cali: Nvidia ha perso il 4,5 per cento, il suo concorrente AMD il 5 per cento, il produttore di chip ARM ha perso il 6,9 (ASML è stata comunque quella che ha perso più di tutti, il 16,3 per cento).

In realtà le ragioni del rallentamento delle vendite di ASML sono numerose e, almeno per il momento, non sembrano preludere a un momento di difficoltà generale del settore.

Un microchip

Come dicevamo, ASML è un’azienda che costruisce macchinari per la fabbricazione di microchip, in particolare macchine per fare un processo che si chiama “litografia ultravioletta estrema”. ASML vende poi questi macchinari ad altre aziende che costruiscono materialmente i microchip: le più importanti sono la taiwanese TSMC, l’americana Intel e la coreana Samsung. Secondo varie analisi la ragione principale del rallentamento di ASML è che i produttori di chip hanno già abbastanza macchinari costruiti dall’azienda olandese per rispondere alla domanda attuale di microchip.

Questo dipende dall’andamento del mercato negli ultimi anni: durante la pandemia da coronavirus, tra il 2020 e il 2021, in tutto il mondo c’è stata una grave carenza di microchip, che he provocato grossi problemi a tutta l’economia globale. Per rispondere a questa carenza i produttori (TSMC, Intel, Samsung e altri) hanno comprato grandi quantità dei macchinari di ASML, e hanno aumentato notevolmente la produzione di chip. Ora che la crisi è risolta, il rapporto tra domanda e offerta si è riequilibrato: i produttori hanno i macchinari che servono e hanno ampie scorte di microchip per rispondere alle eventuali esigenze del mercato. Per questo hanno rallentato gli acquisti da ASML.

Come ha scritto Reuters, in media nel 2024 le fabbriche di microchip hanno lavorato all’81 per cento della loro capacità produttiva: significa che c’è ancora un buon livello di domanda, ma non così elevato da richiedere l’acquisto di nuovi macchinari per la produzione (che di solito vengono acquistati quando la capacità produttiva supera il 91 per cento). Le aziende produttrici, inoltre, sono diventate più efficienti e riescono a fabbricare un maggior numero di chip usando gli stessi macchinari.

ASML ha anche risentito di alcuni cambiamenti del mercato: mentre la domanda di microchip per l’intelligenza artificiale è ancora sostenuta (così come quella dei macchinari per fabbricarli), è calata molto quella dei microchip usati in altri settori, come quello dell’auto, nel quale le vendite ultimamente stanno diminuendo. Questo ha contribuito a causare un rallentamento complessivo degli ordini. Al momento quindi, le difficoltà di ASML sono provocate non tanto da una crisi del settore dei microchip, ma da un riassestamento generale del mercato.

C’è poi un’ultima ragione delle difficoltà economiche di ASML, ed è il rallentamento delle vendite in la Cina. A causa dei dazi e delle sanzioni occidentali al settore tecnologico cinese ASML non può da tempo vendere in Cina i suoi macchinari più sofisticati, ma continua a vendere quelli un po’ meno evoluti, per la fabbricazione di microchip meno avanzati. Nel 2025 però anche gli ordini della Cina si ridurranno: nel secondo trimestre di quest’anno il 47 per cento delle vendite di ASML era verso la Cina, mentre l’azienda prevede che nell’intero 2025 la quota sarà del 20 per cento del totale.