Sono state arrestate 6 persone accusate di far parte di una rete criminale che vendeva vino contraffatto in tutto il mondo

Alcune bottiglie di Champagne esposte in una cantina di New York, 29 agosto 2016 (Drew Angerer/Getty Images)
Alcune bottiglie di Champagne esposte in una cantina di New York, 29 agosto 2016 (Drew Angerer/Getty Images)

Martedì i carabinieri del NAS (Nuclei Antisofisticazioni e Sanità) hanno arrestato 6 persone accusate di far parte di una rete criminale estesa anche all’estero che vendeva bottiglie di vino di scarsa qualità spacciandole per bottiglie di altissimo pregio. Tra le persone arrestate c’è anche il presunto capo dell’organizzazione, un cittadino russo di quarant’anni domiciliato in Lombardia. Sempre martedì sono state effettuate anche 16 perquisizioni in diverse città italiane, durante le quali sono state sequestrate più di 5mila etichette false, 150 bottiglie contraffatte e 100mila euro in contanti.

Secondo le indagini della polizia, l’organizzazione applicava su tutte le bottiglie etichette contraffatte di famose aziende vinicole francesi e poi le vendeva al loro valore di mercato a centinaia di commercianti in tutto il mondo, per cifre che potevano raggiungere anche i 15mila euro.