Giorgia Meloni ha annunciato che andrà in Libano

Lo ha detto al Senato durante un dibattito sul prossimo Consiglio europeo: alla Camera ha poi aggiunto che ci andrà venerdì

Giorgia Meloni al Senato martedì 15 ottobre (ANSA/Vincenzo Livieri)
Giorgia Meloni al Senato martedì 15 ottobre (ANSA/Vincenzo Livieri)

Parlando al Senato in vista del prossimo Consiglio europeo la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha risposto a varie domande sulla situazione in Libano, dopo che la settimana scorsa l’esercito israeliano ha attaccato alcune basi della missione di peacekeeping dell’ONU, chiamata UNIFIL, nel sud del paese. Tra le altre cose, Meloni ha risposto a una domanda del senatore di Italia Viva Enrico Borghi, che le ha chiesto se aveva in programma di andare di persona in Libano, dicendo:

È già previsto che io vada in Libano, e il ministro Tajani si sta preparando per andare in Israele e Palestina la settimana prossima.

Qualche ora dopo parlando alla Camera Meloni ha specificato che andrà in Libano questo venerdì.

Meloni si è detta «sinceramente preoccupata dello scenario» in Libano: da fine settembre sono in corso bombardamenti israeliani e combattimenti nel sud del paese, che è stato invaso da Israele, che ha dichiarato l’obiettivo di mettere in sicurezza il proprio confine settentrionale, verso il quale il gruppo libanese Hezbollah ha spesso lanciato razzi nell’ultimo anno (quasi tutti intercettati). «Le postazioni UNIFIL sono state colpite dall’esercito israeliano e io penso che questo non si possa considerare accettabile», ha aggiunto la presidente del Consiglio. «È la posizione che l’Italia ha assunto a tutti i livelli e che io stessa ho ribadito al [primo ministro israeliano Benjamin] Netanyahu».

L’Italia, dice Meloni, pretende che sia garantita la sicurezza dei soldati dell’ONU e ritiene che gli attacchi israeliani siano «in palese violazione della risoluzione 1701 dell’ONU», che definisce il mandato di UNIFIL. Israele dice che l’obiettivo dei suoi attacchi fossero in realtà miliziani di Hezbollah che si trovavano vicino alle basi della missione ONU, mentre l’UNIFIL ha detto che l’esercito israeliano ha attaccato le sue basi «ripetutamente» e soprattutto «deliberatamente».