L’indagine sui dipendenti del comune di Roma per il crollo di oltre 600 alberi
Sono coinvolti anche i responsabili delle ditte incaricate della manutenzione, e alcuni degli indagati sono accusati di omicidio colposo
La procura di Roma ha indagato 23 persone per la caduta di 614 alberi a Roma tra marzo del 2023 e marzo del 2024. Secondo i magistrati i crolli non sarebbero stati accidentali, ma dovuti alla negligenza con cui sono stati gestiti ed eseguiti gli interventi di manutenzione sulle piante. Tra gli indagati ci sono alcuni dipendenti del comune di Roma, dirigenti e direttori del Dipartimento tutela ambientale e funzionari del Servizio giardini dei municipi in cui sono caduti gli alberi. Sono inoltre indagati i responsabili legali delle ditte che si erano aggiudicate gli appalti per la manutenzione del verde pubblico.
Le accuse per gli indagati sono di crollo colposo, e cinque di loro sono inoltre accusati di omicidio colposo in concorso (cioè quando un reato viene commesso in condivisione con altre persone) per la morte di Teresa Veglianti, una donna di 82 anni travolta da un olmo in via di Donna Olimpia, nel quartiere Monteverde, il 25 novembre 2023. Agli indagati è stata notificata la chiusura delle indagini preliminari, quindi adesso la procura deve decidere se presentare una richiesta di rinvio a giudizio: quella che, se accettata dal giudice, dà avvio al processo.
Il crollo degli alberi a Roma è un problema con cui i cittadini convivono da tempo e che ha causato incidenti anche gravi, e in ogni caso dannosi. Le cadute di alberi interi e rami anche di grossa dimensione sono frequenti in quasi tutte le zone della città: l’ultimo è di pochi giorni fa, quando un albero si è abbattuto sulla linea dei treni che collega Roma a Ostia, la Metromare, bloccandola per alcune ore.
🔴 Metromare
Per la caduta di un albero sulla linea, il servizio è limitato tra le stazioni di Porta San Paolo e Acilia. Servizio sospeso tra Acilia e Colombo.
Sono in arrivo bus sostitutivi.— Cotral (@BusCotral) October 8, 2024
Le cause sono molte: tra le altre, l’età avanzata delle piante, i lavori stradali che danneggiano le radici, l’attacco di insetti parassiti, gli eventi meteorologici intensi come forti piogge e siccità, la scarsa manutenzione. Ciascuno di questi problemi ha bisogno di interventi specifici, che richiedono soldi e controlli frequenti.
– Leggi anche: Gli alberi «morti in piedi» di Roma
Negli atti dell’indagine i pubblici ministeri parlano di «negligenza, imprudenza e imperizia» e del mancato rispetto degli obblighi previsti dal ruolo istituzionale degli indagati. Tra le violazioni indicate dalla procura ci sono il mancato censimento degli alberi, l’assenza di un monitoraggio periodico, e il mancato controllo sulle prestazioni delle ditte incaricate di occuparsi del verde pubblico. Il crollo totale o parziale delle piante viene ricondotto a una gestione degli interventi basata su «prassi caotiche, disorganiche e occasionali».
Mentre ai funzionari del comune e dei municipi di Roma viene in sintesi contestata una scarsa programmazione degli interventi di manutenzione sulle piante, e una vigilanza carente, i responsabili delle ditte sono accusati tra le altre cose di non aver fatto quanto era stato loro richiesto e di non aver eseguito, o aver eseguito in modo superficiale, le valutazioni tecniche preliminari sugli alberi interessati dai cedimenti.
Riferendosi ai cedimenti totali e parziali degli alberi, la procura di Roma parla di «grave disastro» non solo per i danni a persone o cose ma anche «in ragione del pericolo per l’incolumità pubblica», dal momento che molti crolli ci sono stati in zone molto frequentate come via Cristoforo Colombo, via dei Tribunali, piazza San Marco, piazza d’Aracoeli e via del Policlinico.
Per quanto riguarda l’olmo che ha travolto e ucciso Teresa Veglianti nel 2023, nelle carte dell’indagine si legge che fin dal 2021 era stata segnalata la sua pericolosità. Era stata la stessa ditta incaricata in quella zona a indicare per l’olmo un “rischio elevato” di cedimento, nell’agosto del 2021. Successivamente, in occasione delle potature nella prima metà del 2023, anche l’agronomo incaricato della supervisione aveva scritto nella sua relazione che gli olmi di via di Donna Olimpia erano pericolosi. Infine, secondo l’accusa non si è tenuto conto dell’allerta meteo diffusa dalla Regione Lazio il giorno prima della morte di Veglianti, il 24 novembre 2023, che prevedeva forti raffiche di vento, e dunque un ulteriore elemento di rischio per la tenuta degli alberi.
Per individuare le possibili cause dei cedimenti, sono state raccolte informazioni su 614 piante crollate tra marzo del 2023 e marzo del 2024. I carabinieri forestali hanno esaminato i rapporti delle pattuglie della polizia locale intervenute a ogni crollo e hanno poi analizzato le cause dei cedimenti di ogni tronco o ramo. Questi dati sono poi stati inseriti in un database che contiene fotografie e studi di ciascuna pianta – o parti di pianta – crollata in quel periodo.
In passato la procura di Roma aveva aperto altri fascicoli per cercare di individuare eventuali inadempienze da parte di chi avrebbe dovuto occuparsi dei controlli degli alberi caduti. La prima inchiesta era stata aperta a dicembre del 2020, quando sette funzionari comunali furono indagati con l’accusa di lesioni gravissime e disastro colposo per non aver prevenuto il rischio del crollo di un pino alto 30 metri, che il 25 febbraio 2019 si abbatté su viale Mazzini, all’ingresso della Corte dei Conti, schiacciando quattro auto e ferendo due persone. Una è paralizzata da allora. Secondo l’accusa si sapeva dal 2018 che quel pino andava tagliato.
Il comune di Roma non ha voluto commentare l’inchiesta. Da quando si è insediata nel 2021, la giunta di centrosinistra guidata dal sindaco Roberto Gualtieri sta cercando di intensificare le attività del dipartimento che si occupa di verde pubblico. Tra le altre cose, a fine maggio Gualtieri e l’assessora all’Ambiente Sabrina Alfonsi hanno presentato un piano di riqualificazione dei circa 325mila alberi di Roma, che prevede nuove piantumazioni e un rafforzamento del monitoraggio delle piante esistenti. Da martedì 15 ottobre in città sono in programma nuove potature degli alberi. L’obiettivo è intervenire su 70mila piante entro maggio.