Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha accusato la Corea del Nord di inviare soldati alla Russia
Durante una serie di visite delle capitali dei paesi alleati per chiedere maggiore sostegno contro l’invasione russa, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha accusato la Corea del Nord di inviare soldati alla Russia nella guerra contro l’Ucraina. Nei giorni scorsi si era parlato molto di questa possibilità, dopo che era emerso che 6 soldati nordcoreani erano morti in un attacco ucraino contro la città occupata di Donetsk. Diverse fonti interne all’esercito ucraino avevano confermato l’accaduto, e la settimana scorsa anche il ministro della Difesa della Corea del Sud aveva definito la cosa «altamente probabile». È già successo che dei mercenari stranieri partissero per combattere al fianco della Russia, ma non che un esercito regolare inviasse i propri uomini.
Il dittatore nordcoreano Kim Jong Un e il presidente russo Vladimir Putin si sono avvicinati molto negli ultimi anni, anche perché entrambi i paesi sono molto isolati sul piano internazionale. A giugno di quest’anno avevano firmato un accordo che, tra le altre cose, includeva l’impegno a difendersi reciprocamente in caso di attacco di un paese terzo; prima ancora avevano siglato un altro patto (di cui hanno però negato l’esistenza) per l’invio di armi nordcoreane alla Russia (anche di questo si parla già dal 2022, cioè l’anno in cui è iniziata l’invasione dell’Ucraina). Secondo le ricostruzioni di questi giorni, i soldati dell’esercito della Corea del Nord sarebbero sul fronte russo-ucraino proprio per aiutare l’esercito russo a manovrare le armi nordcoreane.