La Corte di Cassazione ha stabilito che si dovrà svolgere l’appello del processo “Ruby ter”

Karima El Mahroug (Ansa/Mourad Baldi Touati)
Karima El Mahroug (Ansa/Mourad Baldi Touati)

Lunedì la Corte di Cassazione ha stabilito che si dovrà svolgere il processo di appello del cosiddetto processo “Ruby ter”, chiamato così dalla procura di Milano perché si tratta del terzo procedimento che riguarda la vicenda che coinvolse la giovane donna di origini marocchine Karima El Mahroug, che i giornali chiamarono “Ruby Rubacuori”, e in cui fu imputato anche l’ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.

Il primo grado del processo, durato sei anni, si era concluso nel febbraio del 2023 con l’assoluzione di tutti gli imputati le cui accuse non fossero cadute in prescrizione. Fra gli assolti c’erano Berlusconi, accusato di aver dato denaro ad alcune testimoni nei processi precedenti (Ruby e Ruby bis) perché dicessero il falso, Karima el Mahroug e venti altre donne che erano state ospiti di Berlusconi. Alcuni altri imputati per posizioni minori erano invece stati prosciolti per intervenuta prescrizione. La Cassazione ha accolto un ricorso che era poi stato presentato dalla procura di Milano nel giugno di quell’anno, pochi giorni dopo la morte di Berlusconi.

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