Il Venezuela ha annullato i passaporti a decine di attivisti e giornalisti oppositori del presidente Nicolás Maduro
Il regime venezuelano del presidente Nicolás Maduro ha annullato i passaporti di decine di attivisti e giornalisti. La ong Laboratorio de Paz ha documentato almeno 40 casi, ma il numero totale è probabilmente molto più alto. In alcuni casi il documento è stato annullato senza alcun preavviso, in altri è stato confiscato quando le persone hanno provato a salire su un aereo.
Questa misura, piuttosto subdola, fa parte della più vasta campagna di repressione dell’opposizione che ha seguito – ma anche preceduto – le elezioni truccate da Maduro lo scorso luglio. Durante le grandi proteste contro i brogli sono state arrestate più di duemila persone, e ne sono state uccise almeno 24. «A differenza degli omicidi o delle torture, che hanno un costo politico più elevato, il governo ha capito che cancellare i passaporti è un modo efficace per neutralizzare e soffocare le voci critiche con un minimo sforzo», ha detto al Financial Times Rafael Uzcátegui, il co-direttore di Laboratorio de Paz.
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