La Norvegia ha temporaneamente reintrodotto i controlli ai confini, dopo aver alzato il livello di allerta terroristica
Sabato il governo norvegese ha annunciato la reintroduzione temporanea dei controlli ai suoi confini, dopo che martedì aveva alzato il livello di allerta terroristica nel paese da “moderato” ad “alto” (il secondo più grave su una scala di cinque). I controlli resteranno in vigore fino al 22 ottobre e, secondo la polizia, non dovrebbero comportare maggiori attese sulle frontiere con Svezia e Finlandia (quella con la Russia è praticamente chiusa). Martedì il governo aveva spiegato di temere attacchi contro cittadini ebrei come risultato dell’«escalation del conflitto in Medio Oriente». Per la stessa ragione, aveva autorizzato gli agenti di polizia, normalmente disarmati, a portare le armi.
La Norvegia non fa parte dell’Unione Europea ma dell’area Schengen sì (la zona di libera circolazione a cui aderiscono quasi tutti i paesi dell’Unione, oltre a Islanda, Liechtenstein, Svizzera e, appunto, Norvegia). Questa settimana tra l’altro l’Unione Europea aveva rimandato l’introduzione di misure per rafforzare i controlli ai confini dell’area Schengen. A settembre anche la Germania aveva rafforzato, per un periodo di sei mesi, i controlli alle sue frontiere dicendo che serviva a ridurre l’immigrazione irregolare e a contrastare il pericolo del terrorismo.
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