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  • Mercoledì 9 ottobre 2024

È terminato il grande restauro del Baldacchino di San Pietro

L'ultimo completo era stato fatto circa 250 anni fa, la struttura era sporca ma in buone condizioni

(AP Photo/Domenico Stinellis)
(AP Photo/Domenico Stinellis)

Martedì è terminato a Città del Vaticano il restauro del Baldacchino di Gian Lorenzo Bernini, che si trova nella basilica di San Pietro. È durato nove mesi ed è il primo restauro completo degli ultimi 250 anni circa. Il Baldacchino restaurato verrà scoperto il prossimo 27 ottobre, in tempo per l’inizio del prossimo Giubileo, cioè l’anno santo per i cattolici: inizierà a dicembre e durerà circa un anno, periodo nel quale si prevede a Roma l’arrivo di decine di milioni di persone.

Il Baldacchino di San Pietro, realizzato nella prima metà del Seicento, è una delle opere più note di Bernini, autore di alcune delle sculture e opere architettoniche più apprezzate e riconoscibili dell’età barocca (lo stesso colonnato di piazza San Pietro è stato progettato da lui, così come la fontana della Barcaccia in piazza di Spagna).

Il restauro è stato particolarmente impegnativo per via delle dimensioni del Baldacchino, che ha una struttura di bronzo, rame, oro, calcestruzzo e legno alta quasi 30 metri, circa quanto un palazzo di dieci piani. È fatta di quattro imponenti colonne tòrtili, decorate con sculture di angeli, foglie dorate e capitelli, sovrastate a loro volta dalla scultura di un grande drappo decorato di fregi e altre sculture di angeli. Al di là della bellezza delle decorazioni, la sua costruzione ha richiesto anche una serie di complessi calcoli ingegneristici, dato che la struttura è appoggiata sulle grotte vaticane e sulla necropoli.

Alberto Capitanucci, ingegnere e responsabile dell’area tecnica della Fabbrica di San Pietro (l’ente che gestisce le opere all’interno della Basilica di San Pietro) ha detto che nonostante i due secoli e mezzo passati il Baldacchino era in buone condizioni, senza danni particolari.

Il restauro è servito soprattutto a rimuovere un denso strato di polvere, smog e sporcizia che aveva offuscato tutta la superficie dell’opera, coprendo la brillantezza delle decorazioni dorate e rendendo opaco il legno. Secondo i restauratori adesso il Baldacchino è tornato ad avere l’aspetto di quando fu realizzato nel Seicento.

I restauratori hanno raccontato ad Avvenire che nel corso dei lavori sono state fatte piccole scoperte legate alla lunga storia del Baldacchino: «Dalla lista della spesa di un sampietrino del ‘700 alla scarpetta di un bambino che il padre manutentore ha lasciato quasi come voto che il figlio un giorno potesse prendere il suo posto».

La data del 27 ottobre, quando verrà scoperta l’opera restaurata, non è casuale: ci sarà la messa conclusiva del Sinodo, l’assemblea di cardinali e vescovi presieduta dal papa, ed è l’anniversario della Giornata mondiale della pace che fu convocata da Giovanni Paolo II nel 1986 ad Assisi, la città umbra da cui proveniva San Francesco. Quel giorno verrà anche mostrata al pubblico anche la Cattedra di San Pietro, un antico manufatto in legno, una specie di trono, che normalmente è custodito nella zona absidale della Basilica, dentro un altare.