Alcuni edifici distrutti dai bombardamenti nel sud del Libano (AP Photo/Leo Correa)

Che cosa sappiamo dei combattimenti tra Israele e Hezbollah in Libano

Quanti soldati israeliani sono stati inviati nel sud del paese, dove sono, e cosa vuole ottenere Israele

Da quando Israele ha invaso il sud del Libano, a fine settembre, le notizie sull’andamento delle operazioni militari sono state scarse. Come già successo nella Striscia di Gaza, Israele non consente ai giornalisti di entrare nelle aree di guerra e fornisce pochissime informazioni sull’andamento dei combattimenti. Lo stesso vale per Hezbollah. Inoltre, l’area del sud del Libano dove avvengono i combattimenti è parzialmente disabitata, dato che gran parte della popolazione è fuggita: secondo il ministero della Salute libanese negli ultimi mesi circa 1,2 milioni di persone sono state costrette a lasciare le proprie case. Questo fa sì che, al contrario di quanto è avvenuto a Gaza, siano relativamente poche le testimonianze, le foto e i video pubblicati sui social.

Dalle informazioni che abbiamo, però, possiamo trarre alcuni elementi su come sta andando l’invasione israeliana del sud del Libano.

Quanti soldati
L’esercito israeliano ha annunciato martedì di aver inviato nel sud del Libano un’ulteriore divisione di soldati, la 146esima, che si va ad aggiungere alle tre già presenti in territorio libanese. Attualmente le quattro divisioni israeliane in Libano sono la 36esima, la 91esima, la 98esima e appunto la 146esima.

Le divisioni sono unità militari il cui numero di soldati può variare a seconda dei paesi e delle necessità. Nel sistema militare israeliano, come in quello degli Stati Uniti, una divisione completa conta tra i 10 mila e i 15 mila soldati. Di solito circa due terzi dei membri della divisione sono soldati attivi in combattimento, mentre gli altri operano in ruoli di supporto, come la logistica e la raccolta di informazioni di intelligence.

Le quattro divisioni israeliane, però, quasi certamente non sono state inviate in Libano nella loro interezza, cosa peraltro abbastanza comune: per questo il Financial Times ha stimato che Israele abbia in tutto circa 20 mila soldati in Libano, mentre un ex ufficiale israeliano sentito dal New York Times ritiene che le truppe israeliane siano nella fascia più bassa del numero di truppe inviate durante la precedente invasione del Libano, quella del 2006. Allora si stimò che Israele avesse inviato tra 10 e 30 mila soldati.

Quindi una buona approssimazione sul numero di soldati israeliani presenti attualmente in Libano sta tra i 15 mila e i 20 mila.

Dove si combatte
Le informazioni su dove si stanno svolgendo i combattimenti e sulle posizioni dell’esercito israeliano e di Hezbollah sono fornite soprattutto dalle poche foto che vengono pubblicate sui social media. Sappiamo che Israele ha ordinato ampie evacuazioni chiedendo ai civili libanesi di andarsene non soltanto da tutta la zona a sud del fiume Leonte, che è sempre stato considerato il confine del sud del Libano, ma anche dalla zona a sud del fiume Awali, che si trova ancora più a settentrione, come si vede nella mappa qui sotto.

I combattimenti però si stanno svolgendo soprattutto a ridosso della Blue Line (cioè il confine di fatto tra Israele e Libano), almeno per ora. Si sono concentrati in località come Yaroun e Maroun al Ras, nella parte centrale della Blue Line, e Kfar Kila e Odaisseh, più a nord-est. Nella mappa qui sotto sono segnate le principali località in cui ci sono stati combattimenti.

Questo video, verificato da vari esperti militari online, mostra la distruzione della località di Yaroun.

Qui sotto invece si vede una bandiera israeliana sventolare alla periferia di Maroun al Ras.

Morti e feriti
Non sappiamo con precisione né quanti soldati israeliani né quanti miliziani di Hezbollah siano stati uccisi o feriti nei combattimenti finora. Dopo i primi giorni di combattimenti Israele aveva parlato di otto soldati uccisi, ma poi non ha più diffuso informazioni. Hezbollah negli scorsi giorni ha pubblicato comunicati in cui sostiene che siano stati uccise decine di soldati israeliani, ma al momento non possono essere ritenuti affidabili.

Ci sono informazioni più chiare sulle persone uccise tra i civili in Libano: secondo il ministero della Salute libanese nell’ultimo anno (cioè dall’inizio della guerra nella Striscia di Gaza, durante la quale ci sono stati frequenti scontri tra Israele e Hezbollah) sono state uccise circa 2.100 persone, di cui 1.400 soltanto nelle ultime settimane di aumento delle violenze. Le persone ferite sono quasi 10mila.

Cosa vuole Israele
Fin dall’inizio dell’invasione del sud del Libano, Israele ha parlato di un’operazione «limitata, localizzata e mirata», che ha l’obiettivo di mettere in sicurezza il confine settentrionale del paese dai lanci di razzi di Hezbollah. L’ampiezza dell’area di evacuazione, però, lascia aperta la possibilità che l’operazione militare israeliana si estenda fino al fiume Leonte, se non oltre, anche se per ora i combattimenti stanno avvenendo in un’area molto limitata.

Martedì il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha pubblicato sui social un video in cui si è rivolto alla popolazione del Libano e ha fatto capire che gli obiettivi dell’esercito israeliano potrebbero essere più ampi: «Avete l’opportunità di salvare il Libano prima che finisca nell’abisso di una lunga guerra che porterà a distruzione e a sofferenze come quelle che vediamo a Gaza. Popolo del Libano, liberate il vostro paese da Hezbollah, così questa guerra potrà finire».

Continua sul Post