È stato confermato l’ergastolo per Andrea Rossi, condannato per omicidio
Le nuove prove portate dalla difesa non sono riuscite a scagionarlo dall’accusa di aver ucciso una donna di 70 anni nel 2006
I giudici della Corte di Appello di Perugia hanno confermato l’ergastolo nei confronti di Andrea Rossi, un commercialista di Bologna condannato nel 2008 per l’omicidio di una donna di 70 anni, Vitalina Balani. La sentenza di condanna è stata pronunciata nel pomeriggio di mercoledì, al termine del processo di revisione chiesto e ottenuto dalla difesa dell’uomo, in carcere da 17 anni.
L’avvocato di Rossi, Gabriele Bordoni, aveva ottenuto l’apertura del processo di revisione sulla base di nuove prove, in particolare una perizia secondo cui i consulenti dell’accusa sbagliarono a indicare l’ora della morte di Balani.
All’epoca il processo nei confronti di Rossi fu indiziario, cioè senza prove inconfutabili della sua colpevolezza, e l’ora della morte fu un elemento fondamentale per motivare la condanna. Secondo la nuova perizia commissionata dalla difesa e basata su evidenze scientifiche recenti, Balani non fu uccisa tra le 13:30 e le 14:05 del 14 luglio del 2006, come avevano stabilito i processi, ma più tardi, in serata: nel primo pomeriggio Rossi era vicino alla casa di Balani, con cui aveva un appuntamento, mentre la sera era da tutt’altra parte, e con un alibi. Questa versione non è stata ritenuta sufficientemente credibile dai giudici.
– Leggi anche: A che ora è stata uccisa Vitalina Balani?
Secondo le sentenze di tutti e tre i gradi di giudizio, che avevano giudicato Rossi colpevole dell’omicidio, l’uomo uccise Balani per una questione di soldi, perché lei gli aveva affidato la gestione di 2,2 milioni di euro in risparmi che lui invece aveva sperperato. Il giorno dell’omicidio Rossi aveva un appuntamento con la donna per pagarle una rata da 100mila euro che però non era in grado di restituire. Furono indagini lunghe e complicate: durante gli interrogatori e le udienze dei processi Rossi si dichiarò sempre innocente.
Negli ultimi mesi ci sono state diverse udienze del processo di revisione, che è l’estrema e straordinaria possibilità prevista dal codice penale italiano di correggere un errore giudiziario che ha portato a una condanna definitiva e irrevocabile. A questa possibilità accede un numero molto limitato di casi: il nuovo processo può essere istituito soltanto in presenza di argomenti e prove molto forti in grado di sovvertire la sentenza di colpevolezza.
I giudici di Perugia avevano commissionato una perizia per verificare le conclusioni della difesa sull’orario della morte di Balani. Un perito terzo, Marco Bacci, ha confermato i risultati della perizia dei consulenti della difesa, una posizione che tuttavia non è bastata a convincere i giudici della Corte d’Appello a rifare il processo.
– Leggi anche: Cos’è la revisione del processo