È stata aperta un’inchiesta sulla morte dell’operaio che la scorsa settimana era stato investito da un treno vicino a Bologna

(Ansa/Paolo Torres)
(Ansa/Paolo Torres)

Martedì la procura di Bologna ha aperto un’inchiesta per ricostruire le cause della morte di Attilio Franzini, l’operaio 47enne che la scorsa settimana era stato travolto e ucciso da un treno all’altezza di San Pietro in Casale, sulla linea Bologna-Venezia. La procura ha indagato tre persone per assicurare loro il diritto di difesa fin dalla prima fase delle indagini.

Franzini aveva 47 anni ed era un tecnico specializzato della Salcef, un’azienda esterna che stava svolgendo dei lavori per conto di RFI (Rete Ferroviaria Italiana), la società che gestisce la rete ferroviaria italiana. L’incidente era avvenuto verso le 4:30 dello scorso 4 ottobre, e aveva causato la temporanea interruzione della linea ferroviaria. RFI aveva fatto sapere che, per una cosa non ancora accertata, al momento dell’investimento Franzini si trovava fuori dall’area dove si stavano svolgendo i lavori.