Ad Haiti oltre seimila persone sono fuggite da una città che giovedì era stata attaccata da una banda criminale
Quasi 6.300 persone hanno abbandonato le loro case a Pont-Sondé, una piccola città di Haiti, 70 chilometri a nord-ovest della capitale Port-au-Prince, dopo l’attacco di una banda criminale che giovedì scorso aveva ucciso 70 persone, tra cui dieci donne e tre bambini di pochi mesi. La maggior parte delle persone è stata ospitata da parenti e amici, altre si sono rifugiate in edifici pubblici tra cui una scuola. Durante l’attacco a Pont-Sondé i membri della banda hanno dato fuoco ad almeno 45 case e 34 macchine, facendo scappare i residenti. Ad Haiti le bande criminali sono attive da anni e in passato hanno spesso collaborato con i politici locali per ottenere armi e libertà di azione per le loro attività criminali. La situazione è peggiorata da marzo, quando operano nel paese hanno deciso per la prima volta di coalizzarsi contro il governo, provocando le dimissioni del primo ministro Ariel Henry e portando Haiti a uno stato di emergenza.
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