In Messico è stato ucciso il sindaco della capitale dello stato del Guerrero, in carica da una settimana

Un posto di blocco della polizia del Guerrero a Chilpancingo, il 15 febbraio 2024 (AP Photo/Alejandrino Gonzalez)
Un posto di blocco della polizia del Guerrero a Chilpancingo, il 15 febbraio 2024 (AP Photo/Alejandrino Gonzalez)

Domenica in Messico è stato ucciso Alejandro Arcos, sindaco di Chilpancingo, una città di oltre 200mila abitanti capitale dello stato del Guerrero. Tre giorni prima era stato ucciso anche il suo segretario generale, Francisco Tapia: entrambi erano entrati in carica pochi giorni prima, il 30 settembre. La procura dello stato ha confermato l’omicidio di Arcos ma non ha fornito altri dettagli. Secondo quanto scritto dai media locali il corpo del sindaco sarebbe stato trovato decapitato: è probabile che siano coinvolti i gruppi locali della criminalità organizzata, che in Messico attaccano spesso candidati, politici e amministratori locali.

Il Guerrero, nel sudovest del Messico, è uno degli stati più poveri e con i livelli di violenza e criminalità più alti del paese. I gruppi criminali locali si combattono fra di loro per il controllo delle attività economiche, legali e non: finora i governi federali e locali non sono riusciti a contrastare efficacemente le violenze, a volte anche per complicità con i criminali. Nella zona i gruppi criminali principali sono due, Los Tlacos e Los Ardillos, in competizione fra loro dopo lo smantellamento delle organizzazioni più grosse. Nel 2014 a Iguala, una città del Guerrero, sparirono 43 studenti che erano stati arrestati: secondo le indagini furono assassinati dalla polizia in collaborazione con il cartello della droga locale, su ordine di alcuni politici di Iguala.

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