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  • Sabato 5 ottobre 2024

Israele ha ucciso anche il nuovo leader di Hezbollah?

Secondo varie fonti Hashem Safieddine sarebbe morto in un bombardamento su Beirut, ad appena una settimana dall'uccisione di Hassan Nasrallah

Hashem Safieddine (AP Photo/ Bilal Hussein)
Hashem Safieddine (AP Photo/ Bilal Hussein)

Nelle ultime ore diversi giornali internazionali hanno scritto, citando fonti interne alla sicurezza israeliana, che Israele avrebbe ucciso anche Hashem Safieddine, il nuovo leader del gruppo politico e militare libanese Hezbollah, che ha preso il posto di Hassan Nasrallah, ucciso a sua volta una settimana fa. Al momento non ci sono stati commenti al riguardo da parte di Hezbollah, ma se la notizia dovesse essere confermata sarebbe l’ennesimo colpo durissimo alla leadership del gruppo, di cui nelle ultime settimane Israele ha ucciso gran parte del comando politico e militare.

Secondo le notizie riferite dalle fonti della sicurezza israeliana in forma anonima, Safieddine sarebbe stato ucciso da un bombardamento israeliano nel sud della capitale libanese Beirut nella notte tra giovedì e venerdì. Il New York Times, il sito di notizie Axios e il canale televisivo israeliano Channel 12 hanno detto che l’obiettivo del bombardamento sarebbe stato proprio Safieddine, che si sarebbe trovato in un bunker insieme ad altri leader di Hezbollah. Una fonte interna alla sicurezza libanese ha detto a Reuters che non si hanno notizie di Safieddine da venerdì.

L’esercito israeliano ha confermato che l’attacco di ieri è stato compiuto per colpire un’infrastruttura usata dal gruppo, ma non ha detto chi c’era all’interno e non ha fatto il nome di Safieddine. Il bombardamento è stato effettuato a Dahieh, un quartiere nella periferia meridionale di Beirut che ha una fortissima presenza di Hezbollah, e dove il 27 settembre in un altro attacco israeliano era stato ucciso Nasrallah.

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Safieddine è nato nel 1964 nella città di Deir Kanoun Naher, nel sud del Libano, è cugino di Nasrallah e con lui ha in comune il fatto di essere sia un leader politico che religioso. Nasrallah infatti era uno dei più importanti leader religiosi nell’islam sciita, sia in Libano che nel resto del mondo, e tra le altre cose godeva del titolo di sayyed (che significa “signore”), potendo quindi indossare un turbante nero, privilegio accordato a chi è ritenuto un discendente del profeta Maometto. Il turbante lo indossa anche Safieddine, che come il cugino è ritenuto imparentato con Maometto.

Come Nasrallah, Safieddine ha studiato in Iran e ha forti legami con la sua capitale, Teheran. Era anche considerato amico personale di una delle figure più influenti dell’Iran, ovvero il generale iraniano Qassem Suleimani, il comandante delle Guardie rivoluzionarie ucciso nel 2020 dagli Stati Uniti. Peraltro proprio nel 2020 il figlio di Safieddine, Reza Hashem, sposò la figlia di Suleimani, Zeinab: un matrimonio che all’epoca fu molto pubblicizzato e considerato emblematico dei legami tra Iran e Hezbollah.

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