Le foto e i video degli scontri a Roma
Alla manifestazione pro Palestina alcune persone hanno attaccato la polizia: ci sono feriti sia tra i partecipanti che tra gli agenti
Sabato pomeriggio ci sono stati violenti scontri tra manifestanti e polizia durante una manifestazione pro Palestina a Roma: 34 persone (trenta agenti, tre manifestanti e un fotografo) sono state ferite.
Sebbene la manifestazione fosse stata vietata prima dalla questura e poi dal TAR (Tribunale Amministrativo Regionale) del Lazio, alle 14 di oggi la questura di Roma aveva infine autorizzato un “presidio statico” – ossia circoscritto a una determinata zona, senza la possibilità di avanzare – in piazzale Ostiense.
Le prime tensioni sono iniziate verso le 17, quando alcuni manifestanti hanno lanciato bombe carta, pali della segnaletica, bottiglie, fumogeni e altri oggetti contro i mezzi e gli uomini della polizia, che ha risposto caricando il corteo con idranti e lacrimogeni.
Durante gli scontri una ragazza è stata ferita alla testa: in alcuni video pubblicati sui social la si vede rimanere a terra per alcuni secondi. È stato ferito anche un fotografo, che secondo quanto riportato da Repubblica sarebbe stato colpito alla testa con dei bastoni da alcuni manifestanti.
Alle 18 la situazione sembrava rientrata, ma poi il corteo si è ricompattato e ha proseguito verso viale Marco Polo. Il ministero dell’Interno ha fatto sapere che durante gli scontri sono stati feriti 30 agenti (26 poliziotti e quattro finanzieri) e che sono state fermate quattro persone, due delle quali sono state denunciate per resistenza.
Altre 19 persone, tutte con precedenti penali, erano state fermate e portate in questura questa mattina durante una serie di controlli preventivi alle stazioni e ai caselli autostradali.
Sempre secondo il ministero dell’Interno, sabato sono stati emessi 38 “fogli di via” (provvedimenti con cui si dispone il divieto di andare in una città o in un luogo) nei confronti di manifestanti provenienti da diverse città italiane.