Una foto del 2022 della centrale nucleare di Zaporizhzhia, in Ucraina, controllata dall'esercito russo (Servizio stampa del ministero della Difesa russo via AP)

Il capo della sicurezza della centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia è stato ucciso nell’esplosione di un’autobomba

Venerdì è stato ucciso il capo della sicurezza della centrale nucleare di Zaporizhzhia, che si trova nel sud est dell’Ucraina ed è controllata dall’esercito russo. Andrei Korotky, un funzionario ucraino che collaborava con le autorità russe, è morto a causa di una bomba artigianale che era stata messa sotto la sua auto e che è esplosa quando questa è stata accesa. La notizia è stata confermata sia dalle autorità ucraine che da quelle russe.

L’esplosione è avvenuta a Enerhodar, la città dove Korotky era stato a capo del consiglio locale insediato dall’esercito russo dopo l’occupazione, prima che gli venisse affidato l’incarico alla centrale nucleare. Radio Free Europe scrive che è probabile che l’attentato sia stato compiuto dalla resistenza ucraina, che nei territori occupati si concentra sempre di più sui funzionari locali che lavorano con i russi.

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