Gli Stati Uniti hanno attaccato varie aree controllate dagli Houthi in Yemen

Il fumo prodotto da un bombardamento su Sana'a, Yemen, 4 ottobre (REUTERS/ Khaled Abdullah)
Il fumo prodotto da un bombardamento su Sana'a, Yemen, 4 ottobre (REUTERS/ Khaled Abdullah)

Venerdì gli Stati Uniti hanno compiuto una serie di attacchi in Yemen contro varie aree controllate dagli Houthi, una milizia sciita sostenuta dall’Iran che dal 2011 sta combattendo il governo centrale del paese in una sanguinosa guerra civile. Il canale televisivo yemenita Al Masirah, controllato dagli Houthi, ha parlato di quattro attacchi sulla capitale Sana’a, uno nella parte meridionale di Dhamar, circa 50 chilometri a sud di Sana’a, e sette tra il nord-ovest di Hodeidah e l’aeroporto della città, che si affaccia sul mar Rosso. Al momento non ci sono notizie di morti.

Al Masirah ha attribuito gli attacchi sia agli Stati Uniti che al Regno Unito: una fonte del governo britannico citata da Reuters tuttavia ha negato il coinvolgimento del Regno Unito, mentre gli attacchi sono stati confermati da un funzionario del governo statunitense che ha parlato in forma anonima con Associated Press, che ha citato come obiettivi basi militari, armi e altre strutture legate agli Houthi.

Gli attacchi di Stati Uniti e Regno Unito contro gli Houthi vanno avanti a intermittenza da mesi e sono da intendersi come una risposta contro quelli compiuti dalle milizie contro le navi commerciali che transitano nel mar Rosso e hanno causato danni e disagi ai commerci internazionali. Per gli Houthi gli attacchi sono invece una ritorsione per l’invasione israeliana della Striscia di Gaza e per la guerra contro Hamas, che è a sua volta sostenuto dall’Iran.

– Ascolta anche: Globo. Che cosa vogliono questi Houthi, con Luca Nevola