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  • Venerdì 4 ottobre 2024

Melania Trump a favore del diritto all’aborto

In un video promozionale per l'uscita del suo libro la ex first lady ha espresso posizioni opposte a quelle del Partito Repubblicano, che è in grande difficoltà sul tema

(@MELANIATRUMP/X)
(@MELANIATRUMP/X)

In un breve video promozionale diffuso ieri in vista dell’uscita del suo libro autobiografico, l’ex first lady Melania Trump ha fatto intendere di sostenere il diritto all’aborto: parla della «libertà individuale» di tutte le donne come di un «diritto essenziale» per cui «non c’è spazio per un compromesso», e aggiunge: «Cosa vuol dire veramente “my body, my choice”?», un riferimento allo slogan usato spesso dalle attiviste e dagli attivisti a favore della libertà di scelta (pro-choice).

Il video è circolato molto perché Melania Trump si è espressa raramente su questioni politiche, e perché le sue posizioni sono in netto contrasto con quelle del Partito Repubblicano di cui è esponente il marito, l’ex presidente Donald Trump, in carica tra il 2016 e il 2020 e attuale candidato alle elezioni presidenziali del prossimo 5 novembre.

Il Partito Repubblicano è storicamente contrario all’aborto. Ultimamente però questa posizione sta mettendo in difficoltà i suoi esponenti, dato che gran parte dell’elettorato ha idee meno rigide sul tema ed è favorevole ad una almeno parziale legalizzazione della procedura. Donald Trump sta quindi cercando faticosamente di riposizionarsi, ma allo stesso tempo fa attenzione a non scontentare la parte più radicale dei suoi elettori, che vorrebbero regole più restrittive.

– Leggi anche: Donald Trump ha infine preso una posizione sull’aborto

Il libro di Melania Trump, intitolato Melania, dovrebbe uscire martedì prossimo ma il Guardian ha pubblicato alcune anticipazioni. Non è particolarmente lungo ed è dedicato soprattutto al racconto della sua infanzia in Slovenia, della sua carriera da modella e poi del suo matrimonio, con poche parti dedicate a temi politici.

Scrive però a un certo punto che «limitare il diritto di una donna di scegliere se terminare una gravidanza non desiderata è come negarle il controllo sul suo stesso corpo. Ho portato con me questa convinzione per tutta la mia vita adulta». E poi: «Lo slogan “my body, my choice” è tipicamente associato alle donne attiviste [..] ma se ci pensi veramente si applica a tutte le parti». Nel libro Melania Trump parla anche del diritto di abortire a uno stadio avanzato della gravidanza, in casi di complicazioni mediche e rischi per la salute della donna.

Il tema dell’aborto ha sempre fatto discutere la politica e l’opinione pubblica statunitense, ma è diventato ulteriormente divisivo da quando nel 2022 la Corte Suprema rovesciò la sentenza Roe v. Wade, abolendo il diritto all’interruzione di gravidanza a livello federale. Donald Trump non era già più presidente, ma durante il suo mandato aveva nominato tre giudici della Corte Suprema (su un totale di nove), tutti conservatori. Di recente però lo stesso Trump si è trovato a esprimere posizioni più morbide sul tema, dicendo che la decisione spetta ai singoli stati.

Non è chiaro se la scelta di far uscire il libro di Melania Trump con queste dichiarazioni un mese prima delle elezioni presidenziali sia stata presa dalla casa editrice unicamente per sfruttare un momento di grande attenzione mediatica, o se c’entri in qualche modo anche la campagna elettorale di Trump e il suo tentativo di ammorbidire la percezione che si ha di lui rispetto al tema del diritto all’aborto. Il New York Times ha detto che una persona vicina a Donald Trump ha fatto sapere che gli organizzatori della sua campagna elettorale sapevano che il video sarebbe stato pubblicato, ma che non fa parte di una operazione di comunicazione coordinata a vantaggio dell’immagine di Donald Trump.

Giovedì sera, a un giornalista che gli ha chiesto cosa pensava del video, Donald Trump ha risposto di averne parlato con la moglie e di averle detto che «devi scrivere quello che ritieni, non ti dirò io cosa fare».