In Francia si è appena conclusa una caccia al tesoro durata 31 anni
Era cominciata con la pubblicazione di un libro illustrato, è proseguita su internet attraversando varie dispute legali, ed è finita con la statuetta di un barbagianni
Giovedì in Francia si è conclusa una caccia al tesoro partita 31 anni fa da un libro illustrato: per anni migliaia di persone hanno cercato di risolvere gli enigmi contenuti nel libro Sur la trace de la chouette d’or (“sul sentiero del barbagianni d’oro”), pubblicato nel 1993, arrivando infine alla soluzione. Attorno alle 6 di mattina il gestore della caccia al tesoro e autore delle illustrazioni del libro, Michel Becker, ha scritto sul server di Discord dedicato al gioco che stava valutando una proposta di soluzione arrivata nella notte: due ore dopo ha confermato che era corretta, e ha ordinato ai cacciatori di interrompere le ricerche.
Il libro contiene 11 enigmi, che se risolti portano al luogo in Francia in cui oltre 30 anni fa era stata sepolta una statuetta di bronzo di un barbagianni. Per vincere occorreva inviare a Becker la soluzione degli enigmi e una prova del ritrovamento della statuetta, che a quel punto avrebbe potuto essere scambiata con la versione originale, realizzata in oro e argento e progettata dallo stesso Becker. Il suo valore stimato nel 1991 equivale a circa 150mila euro di oggi.
Gli enigmi combinano giochi linguistici, indovinelli crittografati, curiosità storiche e rompicapi matematici e cartografici. Per esempio risolvendo il primo, basato sulla lunghezza d’onda di vari colori, si scopriva l’ordine in cui affrontare gli altri dieci, mentre nel secondo una serie di giochi di parole indicava probabilmente di iniziare le ricerche nella città di Bourges, nel centro della Francia.
Il gioco negli anni ha attirato una grande comunità di appassionati, che si definiscono chouetteurs (“gufatori”). Su vari siti e gruppi online dedicati si discuteva degli indizi e delle ipotesi sulle possibili soluzioni, e i chouetteurs concordavano sulla risposta a diversi degli undici enigmi contenuti nel libro: dai primi forum rudimentali degli anni Novanta si è poi passati a un server su Discord (una piattaforma di comunicazione apprezzata soprattutto fra gli appassionati di videogiochi), aperto nel 2021 da Becker.
Per anni però non si è riusciti a capire come risolvere un dodicesimo indovinello nascosto, scoperto unendo indizi dagli altri undici. Alcuni cercatori si sono lamentati nel tempo della distrazione rappresentata dalla quantità di informazioni pubblicate online. A un certo punto una parte della comunità dei chouetteurs si è divisa in due fazioni: i “daboisti”, che credono che il luogo in cui era sepolta la statua fosse il paesino di Dabo, nell’est della Francia, e gli “anti-daboisti”, che non sono d’accordo (il luogo in cui è stata effettivamente trovata la statua non è ancora stato reso noto).
Negli anni ci sono state diverse controversie attorno al gioco. Nel 2004 la statuetta d’oro fu pignorata nel corso della liquidazione della società editrice del libro: fu recuperata dagli organizzatori solo dopo una disputa legale di cinque anni. Inizialmente Becker possedeva la statuetta ma non le soluzioni agli enigmi: per ottenerle ha dovuto fare causa ai discendenti dell’autore del libro, Régis Hauser (che aveva scritto il libro sotto lo pseudonimo Max Valentin, mentre Becker lo aveva solo illustrato).
Repliche della statua fatte realizzare dalla società che ha pubblicato l’edizione più recente del libro
Nel 2014 fu lo stesso Becker a provare a vendere la statuetta originale, considerando il gioco terminato con la morte di Hauser. Un gruppo di cercatori fece ricorso contro la vendita, sostenendo che la statuetta fosse di proprietà dell’ipotetico vincitore del gioco e che quindi Becker non potesse venderla. A quel tempo c’erano vari dubbi sulla validità dei contratti che regolavano la caccia al tesoro e obbligavano Becker a consegnare la statua al vincitore, a causa della morte dell’autore e del fallimento di vari editori. Dopo vent’anni di insuccessi c’erano peraltro anche molti dubbi sulle reali possibilità che il barbagianni potesse essere effettivamente trovato. Nel 2017 un giudice diede comunque ragione ai giocatori, e la statuetta non fu venduta.
Hauser disse che nei suoi progetti la caccia al tesoro sarebbe dovuta durare circa un anno. Agli inizi della ricerca rispose a diverse domande che gli erano state poste sui primi forum online dedicati alla ricerca: disse che nell’agosto del 1995 aveva controllato il luogo dove era sepolto il barbagianni, e aveva trovato degli scavi appena a un centinaio di metri di distanza.
La più lunga caccia al tesoro pubblica ancora in corso è solitamente considerata un’altra, basata sul libro dell’autore statunitense Byron Preiss intitolato The Secret, pubblicato nel 1982. Preiss seppellì 12 casse in altrettanti luoghi in Canada e negli Stati Uniti: chi ne trova una può chiedere in cambio una gemma preziosa agli eredi di Preiss (morto nel 2005). Finora ne sono state trovate solo tre.
– Leggi anche: Alla ricerca della civetta d’oro