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  • Giovedì 3 ottobre 2024

Quanto è importante la perdita di Vuhledar per l’Ucraina

La cittadina era una delle ultime roccheforti ucraine nel Donetsk meridionale, ed è stata conquistata dai russi dopo anni di assalti

Un soldato ucraino a Vuhledar nel febbraio 2023
Un soldato ucraino a Vuhledar nel febbraio 2023 (AP Photo/Evgeniy Maloletka)
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Mercoledì l’esercito ucraino ha confermato il ritiro completo da Vuhledar, una cittadina del Donbass che si trova sul fronte e che l’esercito russo cercava di conquistare da oltre due anni e mezzo.

Dall’inizio della guerra la Russia aveva lanciato almeno quattro offensive contro Vuhledar, che erano sempre state respinte dalla 72esima Brigata dell’esercito ucraino, che difende la città da due anni ininterrottamente quasi senza rotazione di personale. L’offensiva di queste settimane però ha avuto successo, grazie a tattiche militari più sofisticate usate dai russi e a un uso massiccio dell’artiglieria e dei bombardamenti aerei da cui gli ucraini, a causa della scarsità di mezzi militari, non sono stati in grado di difendersi.

La perdita di Vuhledar non è strategica per l’esercito ucraino e da sola non cambierà l’andamento della guerra. Ma è comunque una sconfitta rilevante per l’Ucraina, e sintomo di una situazione piuttosto preoccupante lungo buona parte della linea del fronte, dove l’esercito russo avanza con una rapidità che non aveva dall’inizio dell’invasione su larga scala, nel febbraio 2022.

Vuhledar è una cittadina che prima della guerra aveva circa 14mila abitanti, e che era nota per la presenza nei dintorni di miniere di carbone dove lavorava buona parte della popolazione: il nome Vuhledar significa “dono del carbone”. Oggi, dopo due anni e mezzo di combattimenti intensi, la città è in gran parte ridotta in macerie. Secondo Vadym Filashkin, il governatore ucraino della regione di Donetsk, i civili rimasti sono appena 107.

In questa mappa del centro studi Institute for the Study of War si vede, nel cerchio verde più basso, la posizione di Vuhledar

In questa mappa del centro studi Institute for the Study of War si vede, nel cerchio verde più basso, la posizione di Vuhledar

Vuhledar ha una posizione strategica perché si trova in mezzo ai due principali fronti della guerra: quello orientale del Donetsk e quello meridionale di Zaporizhzhia. La sua posizione la rendeva importante per l’approvvigionamento e il controllo dei rifornimenti di entrambi i fronti. Vuhledar è anche vicina a una linea ferroviaria che dall’Ucraina porta alla penisola di Crimea, occupata e annessa illegalmente dalla Russia nel 2014. Inoltre si trova su una collina ed è circondata da campi aperti, per cui dalla città è possibile controllare le vie di comunicazione circostanti: anche per questo era considerata una specie di cittadella, che i russi ritenevano una delle ultime roccheforti dell’Ucraina nel Donetsk meridionale.

Vuhledar è stata al centro di assalti violenti da parte dei russi negli ultimi due anni: nel più noto, avvenuto nel febbraio del 2023, i soldati russi si lanciarono in un disastroso attacco frontale, in cui si trovarono in mezzo alla linea di fuoco delle difese ucraine e furono respinti con gravissime perdite.

Negli ultimi mesi, però, i russi hanno cambiato tattica: anziché assaltare frontalmente Vuhledar, hanno cominciato ad accerchiarla da due lati, quello meridionale e quello settentrionale. Soprattutto, hanno sfiancato l’esercito ucraino grazie alla superiorità dei propri mezzi militari: in alcuni casi la disparità di colpi di artiglieria era tale che per ogni colpo sparato dagli ucraini i russi ne sparavano dieci.

La Russia ha fatto anche enormi danni alle posizioni ucraine usando le “glide bomb”, cioè “bombe plananti” che vengono lanciate da caccia militari e che poi planano per decine di chilometri fino a raggiungere il proprio obiettivo. Gli ucraini non hanno modo di contrastare le “glide bomb”, perché non possono usare le armi occidentali per colpire le basi militari in territorio russo da cui partono i caccia, e sono dunque di fatto indifesi contro questo tipo di attacchi.

Qualche giorno fa i russi hanno tagliato l’accesso all’ultima strada che collegava Vuhledar con il resto dell’Ucraina, quella che porta alla vicina cittadina di Bohoyavlenka. A quel punto è cominciato il ritiro dei soldati ucraini: vari militari sono stati uccisi o colpiti dall’artiglieria russa mentre cercavano di ritirarsi, e gli ucraini sono stati costretti ad abbandonare qualche mezzo, secondo alcuni soldati sentiti da BBC.

Da un paio di giorni circolano le foto e i video dei soldati russi che sventolano bandiere a Vuhledar: nelle immagini la città risulta praticamente in macerie.