Una commissione della FIFA indagherà sulle accuse di discriminazione rivolte a Israele dalla federazione calcistica palestinese

Il calciatore italiano Alessandro Buongiorno, a sinistra, e quello israeliano Manor Solomon durante una partita di Nations League il 9 settembre 2024 (AP Photo/ Denes Erdos)
Il calciatore italiano Alessandro Buongiorno, a sinistra, e quello israeliano Manor Solomon durante una partita di Nations League il 9 settembre 2024 (AP Photo/ Denes Erdos)

La FIFA, l’associazione che regola il calcio a livello mondiale, ha annunciato di aver incaricato il suo Comitato disciplinare di indagare sulle accuse di discriminazione rivolte a Israele dalla federazione calcistica palestinese. Inoltre il Comitato di governance, controllo e conformità della FIFA dovrà indagare sulla partecipazione nelle competizioni di calcio israeliane di squadre provenienti dagli insediamenti israeliani in Cisgiordania, considerati illegali dalla maggior parte della comunità internazionale.

Da più di dieci anni la federazione calcistica palestinese chiede alla FIFA di sospendere quella israeliana dalle competizioni internazionali, anche sulla base delle presunte violazioni delle leggi internazionali da parte di Israele, che secondo la federazione palestinese viola gli impegni per il rispetto dei diritti contenuti nello statuto della FIFA: fra queste è stata citata la distruzione di tutti gli stadi della Striscia di Gaza. La decisione della FIFA risponde dopo vari rinvii a una richiesta presentata a maggio di quest’anno.

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