Il governo francese ha posticipato di un anno le elezioni in Nuova Caledonia a causa della crisi politica locale
Il primo ministro francese Michel Barnier ha detto che le elezioni provinciali che si sarebbero dovute tenere il prossimo dicembre in Nuova Caledonia verranno posticipate di un anno a causa della grave crisi politica in corso nel territorio, in cui a maggio c’erano state estese e violente proteste. La Nuova Caledonia è un territorio francese che si trova nell’oceano Indiano, circa 1.500 chilometri a est dell’Australia.
I manifestanti criticavano l’approvazione di una riforma del sistema elettorale che, secondo la popolazione indigena locale e i partiti indipendentisti, avrebbe ridotto il loro peso politico, favorendo invece i cittadini francesi che si sono trasferiti lì negli ultimi anni. Martedì Barnier ha detto anche che quel progetto di legge, presentato dal precedente governo (sempre sotto la presidenza di Emmanuel Macron) e che aveva fatto nascere le proteste, non verrà presentato al parlamento francese per l’approvazione. La Nuova Caledonia è un territorio d’oltremare, cioè un’ex colonia che ora si amministra in modo semi-indipendente, ma che è ancora sotto la sovranità della Francia.
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