La procura di Firenze ha chiesto il rinvio a giudizio di Marcello Dell’Utri con l’accusa di non aver dichiarato milioni di euro di incassi

Marcello Dell'Utri nel 2019
(ANSA/MASSIMO ALBERICO)
Marcello Dell'Utri nel 2019 (ANSA/MASSIMO ALBERICO)
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La procura di Firenze ha chiesto il rinvio a giudizio di Marcello Dell’Utri, 83enne cofondatore di Forza Italia insieme a Silvio Berlusconi e suo amico, e della sua ex moglie Miranda Anna Ratti. Dell’Utri è accusato di violazione della normativa antimafia e sia lui che Ratti sono accusati di trasferimento fraudolento di valori. Secondo la procura Dell’Utri avrebbe violato gli obblighi di comunicazione delle variazioni del patrimonio previsti dalla legge: chi è stato condannato in via definitiva per reati di mafia (nel suo caso concorso esterno in associazione mafiosa, a maggio del 2014) è infatti obbligato a comunicare per dieci anni qualsiasi cambiamento nel patrimonio che superi i 10.329,14 euro all’anno.

Secondo l’accusa Dell’Utri avrebbe ricevuto oltre 42 milioni di euro, dei quali centinaia di migliaia da Silvio Berlusconi come donazioni. La richiesta di rinvio a giudizio riguarda anche l’ex moglie perché il suo patrimonio sarebbe stato di fatto a disposizione di Dell’Utri, nonostante i due avessero divorziato nel 2020. A marzo il tribunale aveva disposto un sequestro di oltre 10 milioni di euro a Dell’Utri e Ratti. Queste accuse si inseriscono in un’indagine più ampia sui mandanti delle stragi mafiose del 1993 e del 1994, condotte dalla procura di Firenze e in cui è indagato anche Dell’Utri.