All’aeroporto di Orio al Serio atterraggi e decolli sono ripresi

Lo scoppio dei pneumatici di un aereo appena atterrato ha causato danni alla pista e molti ritardi, oltre a un blocco dei voli per quasi 12 ore

Passeggeri bloccati all'aeroporto di Bergamo, l'1 ottobre 2024
(ANSA/ MICHELE MARAVIGLIA)
Passeggeri bloccati all'aeroporto di Bergamo, l'1 ottobre 2024 (ANSA/ MICHELE MARAVIGLIA)
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Dalle 8 alle 19:30 di martedì l’aeroporto di Orio al Serio, vicino Bergamo, è stato bloccato a causa dello scoppio di quattro pneumatici di un aereo della compagnia low cost Ryanair: proveniva da Barcellona e lo scoppio è avvenuto poco dopo la fase di atterraggio. La Sacbo, la società che gestisce l’aeroporto, ha fatto sapere che nessuno dei 161 passeggeri si è ferito.

L’incidente ha provocato nella pista un solco lungo 450 metri: sebbene sia risultato poco profondo – meno di un centimetro, dice la Sacbo – ha comunque richiesto l’intervento urgente di un’azienda specializzata. Per riaprire la pista bisognava prima sistemare l’asfalto. Nel frattempo l’aereo era stato rimosso.

Il blocco della pista ha fermato la circolazione dell’aeroporto: in attesa della riapertura i voli in partenza da Orio al Serio sono stati ritardati, mentre quelli in arrivo sono stati indirizzati verso altri aeroporti o sono stati cancellati. Nel pomeriggio Sacbo aveva rinviato varie volte la ripresa dei voli.

L’aeroporto di Orio al Serio è uno dei più importanti d’Italia, il terzo per numero di passeggeri, e uno scalo di riferimento per i voli internazionali. L’incidente ha dunque causato molti disagi: transitano per lo scalo mediamente 45mila passeggeri ogni giorno.