Isabella Internò è stata condannata in primo grado a 16 anni di carcere per l’omicidio di Denis Bergamini, calciatore e suo ex fidanzato
La Corte d’Assise di Cosenza ha condannato in primo grado Isabella Internò a 16 anni di carcere per l’omicidio del calciatore Donato “Denis” Bergamini, avvenuto nel 1989. All’epoca Bergamini giocava nel Cosenza; Internò era la sua ex fidanzata. Il procuratore Alessandro D’Alessio aveva chiesto una condanna a 23 anni di carcere.
Il 18 novembre del 1989 il cadavere di Bergamini, allora ventisettenne, fu trovato al chilometro 40 della strada statale Jonica, nei pressi di Roseto Capo Spulico, apparentemente investito da un camion. Secondo le testimonianze di Internò e dell’autista che lo investì, Bergamini si suicidò gettandosi improvvisamente sotto le ruote del camion. Le prime indagini confermarono l’ipotesi del suicidio e nel 1992 vennero archiviate, ma circostanze rimaste poco chiare e testimonianze ignorate alimentarono i dubbi di familiari ed ex compagni di squadra.
Nel giugno del 2012 il caso fu riaperto in seguito ai risultati di nuove perizie, secondo le quali le ferite mortali ritrovate sul cadavere di Bergamini non erano compatibili con quelle di un impatto con un camion in corsa. Ma anche in quel caso le indagini si conclusero senza portare a nuovi sviluppi processuali. Nel 2017 il caso fu nuovamente riaperto con la riesumazione del cadavere e ulteriori perizie, che poi hanno portato al rinvio a giudizio di Internò nel 2021 e ora alla condanna: secondo le ultime indagini Bergamini sarebbe morto per asfissia.
Oggi Internò ha 55 anni e continua a dichiararsi innocente. Secondo la procura avrebbe ucciso Bergamini con l’aiuto di altre persone, ancora non identificate. Il movente della donna sarebbe legato al fatto che Bergamini non aveva voluto sposarla quando era rimasta incinta.