A Firenze sono quattro anni che ci provano coi cassonetti “smart”
Da lunedì sono operativi in una parte di periferia, dopo altre attivazioni andate a rilento anche per la pandemia
Da lunedì 30 settembre in parte della periferia di Firenze sono operativi i cassonetti per la spazzatura cosiddetta “smart”, che si apriranno solo con una chiavetta data in dotazione agli utenti o con un’applicazione sul telefono. Il quartiere coinvolto sarà Le Piagge, nella periferia ovest della città, una delle 21 zone in cui è stato suddiviso il territorio comunale per la gestione dei cassonetti. È un progetto del comune e della società di gestione dei rifiuti, Alia, che ha l’obiettivo di migliorare il sistema di raccolta differenziata.
Nonostante sia partito nel 2020, al momento solamente in 9 delle 21 zone sono stati attivati i cassonetti, nelle altre sono stati installati ma si aprono a mano, e non con la chiavetta o l’app. A parte il centro storico, dove sono rimasti i bidoni interrati a pedale, a Firenze i cassonetti sono stati tutti sostituiti con quelli smart.
Le chiavette digitali, che si chiamano “A-pass”, sono state già consegnate agli intestatari di utenze TARI dei quartieri interessati, e si possono anche ritirare in appositi centri di quartiere. Per il momento gli utilizzatori verranno contati per finalità statistiche, ma in futuro il peso della spazzatura dovrebbe essere direttamente correlato al profilo di chi ha aperto il cassonetto, e il nuovo sistema consentirà di parametrare la tassa sui rifiuti, la TARI, a quanto effettivamente gettato nei contenitori: ora si calcola sulla base della dimensione dell’appartamento e sul numero di residenti. Sarà poi previsto un sistema di incentivi e sconti sulla TARI per chi fa una buona divisione, anche se non si sa ancora quando.
I cassonetti del vetro non fanno parte del progetto, per ora, e restano gestiti alla vecchia maniera. Sul sito Firenze Città Circolare si possono trovare tutte le istruzioni.
Da quando è partito il progetto, nel 2020, ci sono state varie interruzioni. Alia ha detto che innanzitutto per introdurre e rendere operativi i nuovi cassonetti erano stati già previsti tempi lunghi e graduali, in modo da consentire un’estesa attività di comunicazione e informazione sul territorio e permettere ai residenti di adeguarsi. L’inizio del progetto è poi coinciso con la pandemia, che ne ha rallentato l’esecuzione anche per la difficoltà di reperire le materie prime necessarie a costruire le chiavette e i cassonetti smart, come i chip e gli altri componenti tecnologici.
Ci sono stati poi dei rallentamenti e dei malfunzionamenti. Alcuni sono stati conseguenza della normale messa a punto e rodaggio dei meccanismi, mentre altri sono stati causati da atti vandalici in certi quartieri dove i nuovi cassonetti sono malvisti: in questi anni sono stati danneggiati intenzionalmente centinaia di cassonetti, con un danno che l’azienda stima in 380mila euro.
I cassonetti “smart” hanno creato diverse polemiche tra i residenti e i comitati di quartiere, che hanno notato un peggioramento del servizio conseguente alla riduzione del numero di cassonetti in strada, rendendo più difficoltoso reperirli per buttare la spazzatura. Alia però ha detto che non c’è stata una riduzione, ma solo una razionalizzazione delle postazioni per ottimizzare la raccolta: è stato di fatto concentrato in meno postazioni lo stesso numero di contenitori, anche sulla base di quanto concordato coi comitati sul territorio per garantire più spazio per i parcheggi.
La capienza è dunque rimasta invariata, secondo l’azienda, ma sono stati comunque segnalati bidoni straripanti e spazzatura lasciata in strada. Secondo Alia una prima fase un po’ critica è fisiologica anche a causa del cambiamento delle abitudini: hanno riscontrato anche loro un aumento dei rifiuti abbandonati per strada, ma hanno notato che dopo qualche settimana di assestamento la situazione sembra rientrare. Per far fronte a ciò è stato anche attivato sull’app un servizio di segnalazione dei rifiuti abbandonati, che attiva un servizio di ritiro immediato nel giro di qualche ora.