La vasta inchiesta sul tifo organizzato a Milano
Gli ultras di Inter e Milan si sarebbero accordati per controllare le attività economiche legate allo stadio: 18 persone sono state arrestate
Circa quaranta persone sono indagate per associazione a delinquere e altri reati nell’ambito di una grossa inchiesta sul tifo organizzato delle squadre di calcio di Inter e Milan: 16 persone sono state arrestate e 3 messe agli arresti domiciliari. Le principali organizzazioni delle tifoserie delle due squadre si sarebbero accordate per non contrastarsi a vicenda e assumere il controllo delle attività economiche legate allo stadio anche con estorsioni, intimidazioni e pestaggi, per poi spartirsi i guadagni. Fra gli affari gestiti dalle organizzazioni ci sono la vendita irregolare di biglietti, bevande e merchandising delle squadre, e la gestione abusiva dei parcheggi dello stadio di San Siro.
Gli arresti hanno coinvolto buona parte delle figure di spicco delle tifoserie delle due squadre, che solitamente riuniscono al loro interno varie correnti e organizzazioni minori. Alcuni dirigenti del tifo interista in particolare sono anche accusati di aver versato parte dei guadagni alla ’ndrina (un’organizzazione locale della ’ndrangheta) dei Bellocco di Rosarno: sono quindi accusati di associazione a delinquere aggravata dal metodo mafioso.
Fra gli arrestati ci sono Luca Lucci, capo degli ultras (cioè i membri della tifoseria organizzata) del Milan, Marco Ferdico, importante esponente degli ultras dell’Inter, e Renato Bosetti, diventato capo del tifo organizzato interista dopo l’arresto di Andrea Beretta, che alcune settimane fa aveva ucciso Antonio Bellocco, un importante esponente della ’ndrina omonima, probabilmente per un litigio legato proprio agli affari del tifo organizzato. Oltre a essere accusato di omicidio, Beretta è coinvolto anche nell’inchiesta sul tifo organizzato.
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Secondo quanto scritto nell’ordinanza di custodia cautelare – il cui contenuto è stato riferito da diversi giornali e agenzie di stampa, tra cui il Corriere della Sera – Ferdico avrebbe fatto pressioni direttamente sull’allenatore dell’Inter, Simone Inzaghi, in modo da spingerlo a intercedere con la società per far avere al tifo organizzato 200 biglietti in più per la finale della Champions League del 2023 (che l’Inter giocò contro il Manchester City). Sempre secondo quanto scritto nell’ordinanza, Inzaghi gli avrebbe risposto che avrebbe parlato con la dirigenza dell’Inter.
Le forze dell’ordine hanno anche eseguito più di 50 ordinanze di perquisizione. Una di queste ha coinvolto il consigliere regionale della Lombardia Manfredi Palmeri, indagato per corruzione fra privati, eletto nel 2023 con la lista Letizia Moratti presidente e a lungo consigliere comunale a Milano nel centrodestra, nonché un dirigente della società M-I Stadio, a cui il comune di Milano ha concesso la gestione dei parcheggi di San Siro. Secondo le indagini il manager di un’altra società di parcheggi, Gherardo Zaccagni, avrebbe dato a Palmeri 20mila euro e un quadro del valore di 10mila euro per ottenere la gestione dei parcheggi dello stadio durante i concerti che si sono tenuti nel 2024.
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