C’è un caso su un politico di AfD, una prigione in Bielorussia e un campo di cipolle
Un sito d'informazione bielorusso ha accusato Jörg Dornau di sfruttare gli oppositori del presidente Alexander Lukashenko nella sua azienda agricola
Jörg Dornau, un politico del partito di estrema destra Alternative für Deutschland (AfD) nello stato tedesco della Sassonia, è stato accusato dal giornale bielorusso Reform.news di far lavorare dei prigionieri politici in una sua azienda agricola che produce cipolle vicino a Lida, in Bielorussia. Nel paese ci sono più di 1.300 prigionieri politici, ossia persone detenute perché hanno in qualche modo contestato il presidente Alexander Lukashenko, che governa in maniera autoritaria ed è uno strettissimo alleato del suo omologo russo Vladimir Putin.
L’articolo di Reform.news è stato pubblicato pochi giorni fa, ed è poi stato ripreso da molti media europei. Per ora Dornau non ha commentato le accuse. Andreas Harlaß, un portavoce per la sezione di AfD in Sassonia, ha detto al sito Politico che «la presunzione d’innocenza si applica fino alla fine» delle procedure legali, ossia fino all’ultimo grado di giudizio, alludendo al fatto che ora Dornau ha diritto a essere considerato innocente. Un altro portavoce ha detto al quotidiano tedesco Bild che il partito «per principio non commenta accuse» fatte in forma anonima.
AfD è un partito con posizioni xenofobe e antidemocratiche. Negli ultimi anni è cresciuto molto in Germania: quest’anno ha vinto per la prima volta delle elezioni statali, in Turingia, ed è arrivato di poco secondo in Sassonia. Gli esponenti di AfD hanno spesso sostenuto posizioni filorusse e filoputiniane: negli ultimi anni alcuni hanno definito legittimo il referendum illegale con cui nel 2014 la Russia annesse la regione ucraina della Crimea, e si sono espressi contro l’imposizione di sanzioni economiche verso la Russia dopo l’invasione dell’Ucraina, avviata anche grazie all’aiuto concreto dato a Putin da Lukashenko.
Dornau fa parte di AfD dal 2016 ed è stato eletto nel parlamento della Sassonia nel 2019: ha 54 anni, è un imprenditore agricolo e nel parlamento sassone si occupa proprio di politiche agricole. In passato ha fatto parte di Der Flügel, “L’ala”, un gruppo etno-nazionalista, antidemocratico e di estrema destra interno allo stesso AfD, che pochi anni fa ne ha ordinato lo scioglimento.
L’articolo di Reform.news è basato sull’intervista con un ex detenuto della prigione di Lida che ha raccontato di aver lavorato nella piantagione di cipolle di Dornau. Il sito scrive che il detenuto politico, identificato con il nome di fantasia di Andrei, è l’unico ad aver accettato di raccontare la propria esperienza, ma che vari altri avrebbero lavorato nell’azienda agricola di Dornau, che si chiama Cybulka-Bel ed è registrata in Bielorussia dal 2020.
Andrei era stato arrestato a febbraio del 2024 e condannato a 15 giorni di carcere per aver messo “like” a un post sui social media. Ha detto che il lavoro nella piantagione non era lavoro forzato, ma i guadagni dovevano essere usati per la manutenzione della prigione; e che le cipolle della piantagione sarebbero state vendute nei supermercati Evroopt, una grande catena di distribuzione bielorussa. Sempre secondo il detenuto il lavoro quotidiano veniva pagato l’equivalente di circa 5 euro al giorno e si lavorava con turni di 11 ore senza pause. Ha aggiunto che una volta Dornau sarebbe andato di persona nella piantagione e avrebbe incontrato i detenuti/lavoratori.
In Bielorussia l’azienda agricola di Dornau è stata ampiamente pubblicizzata sui media di stato controllati dal regime come un’attività che crea nuovi posti di lavoro nel paese. Secondo quanto riportato da Reform.news, la Cybulka-Bel sarebbe anche stata destinataria di alcuni fondi pubblici bielorussi, tramite appalti per la gestione dei servizi agricoli.
Lo scorso luglio il parlamento sassone ha multato Dornau per oltre 20mila euro per non avere dichiarato di avere affari in Bielorussia, in violazione dei propri obblighi di rendicontazione. Dornau non parla il bielorusso e vive in Germania: avrebbe quindi gestito i propri affari all’estero tramite un certo Yurij Kunitski, imprenditore bielorusso che vive in Germania, comproprietario della Cybulka-Bel e per un certo periodo anche suo direttore.